Oggi vi parlo di un film molto importante uscito il 3 aprile 2025, il giorno dopo la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, che si estende a tutto il mese di aprile: La vita da grandi di Greta Scarano, che riprende la biografia dei fratelli riminesi Damiano e Margherita Tercon tratta dall’autobiografia pubblicata per Mondadori nel 2020, Mia sorella mi rompe le balle. Storia di un autismo normale, della quale ho parlato qui e ampliata con quella pubblicata nel 2025 per La Nave di Teseo, ovvero L’imprevisto di diventare adulti. La vita da grandi tra sogni e autismo.
Greta ha raccontato che all’inizio i personaggi si chiamavano proprio Margherita e Damiano, ma, riflettendoci, la regista ha capito che era meglio dare nomi fittizi per rendere la storia più fruibile e permettere maggiore immedesimazione agli spettatori. Yuri Tuci è autistico e ha alle spalle una carriera di attore teatrale, questa è stata la sua prima esperienza nel cinema.
Vi lascio due interviste interessanti:
Irene lavora a Roma per un’azienta specializzata in pannelli solari e sta per andare a convivere con il suo ragazzo Ugo, è molto creativa, forse troppo per il lavoro che le viene richiesto: è la sales manager e deve realizzare un video di presentazione, ma quella che mostra al collega che deve aiutare in questo lavoro sembra un cortometraggio animato e quindi è etichettato in automatico come “infantile“. I genitori le chiederanno di tornare a Rimini per badare al fratello Omar, autistico con lieve deficit cognitivo, perchè la mamma deve fare delle analisi. Irene non vuole proprio saperne di diventare la caregiver del fratello maggiore, dato che non hanno rapporti da anni e si è sempre sentita messa da parte perchè Omar aveva difficoltà più evidenti e andava seguito più di lei. Irene è profondamente infastidita per il modo in cui i genitori trattano il fratello, infatti, appena se ne andranno cercherà di trovare una strategie per spronarlo e responsabilizzarlo. Omar sogna di diventare un gangsta rapper e due sere a settimana fugge di casa per andare a esibirsi in un locale apposito, Irene si spaventerà e lo segiurà, scoprendolo molto determinato a raggiungere il suo obiettivo e, di conseguenza, deciderà di aiutarlo a candidarsi per partecipare a un talent show che richiama Italia’s got talent, ovvero la competizione canora alla quale ha partecipato Damiano nella realtà. Irene lo supporterà nella preparazione della videopresentazione e lo accompagnerà al provino a Bologna insieme agli amici del fratello e al suo ragazzo, ma i genitori lo scopriranno e gli faranno perdere l’occasione.
Irene e Omar avranno una conversazione sincera sulle rispettive vite: Omar le dirà che ha sempre sentito ogni cosa che la sorella faceva, in tutti i sensi, invidiandola perchè, invece, lui era emarginato e “sempre indietro”, ma, allo stesso tempo, sapere cosa le succedeva faceva nascere in lui un sentimento di protezione da fratello maggiore e vuole prendersi cura di lei, lei, dal lato di sibling, ribatte che si è sempre sentita messa da parte e lo invidiava perchè i genitori davano a lui tutte le attenzioni e davano per scontato che lei potesse imparare tutto da sola. Irene lo dice senza rancore a lui, ma non alla madre, con la quale discute a inizio film perchè non accetta che lo infantilizzino per i deficit cognitivi e addirittura lo lavino. I due fratelli ricominceranno a legare da quel dialogo e Omar ribadirà che vuole prendersi cura di lei come fratello maggiore anche a fine film, quando entrambi si interrogheranno sul vero significato del concetto di “essere adulti”, dato che Irene ha capito che il lavoro a Roma, anche se fisso, non la rende felice, ed è proprio suo fratello a spingerla, inconsciamente, a mettere in dubbio le sue scelte, visto che tutto le sembra troppo impostato e capisce di non essere del tutto soddisfatta delle sue scelte di vita, discutendo anche con il fidanzato.
Il film ha una gran dose di ironia che non toglie nulla alla serietà della tematica, ma stempera i toni nei momenti di tensione tra i fratelli per esempio, e non dà spazio a retoriche di nessun genere. A riavvicinare i due fratelli sarà la canzone Ci vuole orecchio di Enzo Jannacci, perchè Irene la cantava al fratello da piccoli.
Il messaggio del film è molto importante e arriva forte e chiaro, il lavoro alla base è ammirevole e da premiare e il fatto che, anche in quei momenti in cui diventa più romanzato, non scade nella narrazione pietistica o abilista, ma resta fedele a sè stesso e leva quella patina sia ai caregiver che alla persona autistica stessa. La sofferenza c’è, soprattutto quando Omar ripensa al bullismo perchè ha perso la prima occasione a Bologna e già in precedenza era stato rifiutato al conservatorio, ma ricordare la sorella da bambini gli ridà la forza e si rialza. I due fratelli si danno forza a vicenda senza saperlo.
Ve lo consiglio caldamente, immagino si sia capito.
Vi attendo nei commenti per sapere la vostra e scambiarci opinioni,
A presto,
Cate Lucinda Vagni
Matilda De Angelis è una grande attrice. E anche una brava cantante.
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Non la conoscevo prima di questo film, ora mi cerco altro di suo e ascolterò anche le sue canzoni 😁
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Sebbene stimi molto Matilda De Angelis, per me la migliore cantante d’Italia è lei: https://wwayne.wordpress.com/2025/05/23/spero-di-farcela/
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Scusa ma non capisco il nesso, ho letto il tuo articolo e il romanzo parla di sport. Cosa c’entra l’essere una cantante italiana?
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Nella foto in cima al post è ritratta una cantante italiana. Si chiama Federica Carta. 🙂
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Ah ecco 😁
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La sua canzone più bella è senza dubbio questa:
Che ne pensi?
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Si, molto bella 😊
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Buongustaia! 🙂 Buon appetito! 🙂
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contento ti sia piaciuto
io ne avevo scritto una preview per sentieri selvaggi, ma non sono riuscito ad andare a vederlo
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In che senso? Lo hai recensito pure tu e devi ancora pubblicare l’articolo?
Considera che ho una sorella minore, quindi il dialogo tra fratelli mi ha colpito davvero al cuore.
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No la preview è un’introduzione al film: rielaborazione del comunicato stampa, trailer, rielaborazione di notizie e interviste sul film.
Poi io o qualcun altro eventualmente vedrà il film e lo recensirà. Io non l’ho visto
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Capisco
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Forse lo guarderò.
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Bene 😊
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