Ricominciare dopo la transizione in Anestesia di Fumettibrutti ( Pride Month #1)

Oggi inizia ufficialmente il Pride Month dedicato alla Comunità LGBTQIA+. Io mi definisco ormai da tempo alleata della comunità. Quindi ho deciso di leggere due libri per questo mese: il primo è la seconda parte della graphic novel autobiografica di Josephine Yole Signorelli aka Fumettibrutti, Anestesia e il secondo è Aristotele e Dante scoprono i segreti dell’universo di Benjamin Alire Saez.

Prima di presentarvi la breve analisi di Anestesia volevo mostrarvi la bandiera dedicata alla comunità trans e spiegarvi i colori:

Bandiera transessuale

Il blu rappresenta il maschile, il rosa il femminile e il bianco, al centro, la transizione.

Fumettibrutti, Anestesia, Feltrinelli, 2020

La prima parte si concludeva con la diagnosi di disforia di genere e la mastoplastica additiva, qui la sua transizione continua con la vaginoplastica.

Uno dei tasti dolenti che la persona trans deve affrontare è il cambio dei documenti, processo lungo e macchinoso che richiede diverse udienze in tribunale. Yole ha diverse difficoltà con i documenti in università perché riportano ancora il deadname.

Yole incontra una nuova amica nella nuova università e, come spesso accade, deve prendere le misure prima di esporsi. La ragazza ha un ciclo molto doloroso e deve farsi delle punture per lenirlo, chiede aiuto a Yole che accetta nonostante si senta a disagio a non poter ammettere di non averlo.

In questa seconda parte il colore predominante è il blu, mentre nella prima alternava il giallo nella narrazione e il viola per i momenti più cupi.

Yole è attratta da questa nuova amica, che la ricambia, ma anche dai ragazzi.

Anche in questo caso non mi dilungo troppo sulla graphic novel e sulle vicende della vita dell’autrice. Di conseguenza, cercherò di usare l’articolo per informare come ho fatto la volta scorsa.

Se nello scorso articolo avevo parlato di cisgender in opposizione a transgender, ho poi scoperto che esistono due termini che in un certo senso vanno oltre questo concetto e potrebbero essere più inclusivi: Assigned Male at Birth \ AMAB e Assigned Female at Birth\ AFAB. Si parla di “assegnazione” proprio perché alle persone trans il genere viene riassegnato in virtù del fatto che non si riconoscono in quello di nascita. E’ una questione enorme che soprattutto se si parla di persone AFAB e FtM, si collega al ciclo mestruale e ai dispositivi igienici da usare in quei giorni – N.B: NON solo gli assorbenti esterni\ interni ma anche coppetta e qualsiasi altra soluzione alternativa. –

Il termine ombrello non binary racchiude tutte le identità di genere che vanno oltre il maschile e il femminile, quindi anche genderfluid o agender. Da notare che in alcune culture, come quella indiana, esista effettivamente un terzo genere che si trova a metà tra i due canonici. Quindi un’identità di genere fluida li può abbracciare tutti come nessuno, da qui il termine agender. Si parla anche di espressione di genere proprio come per evidenziare che ogni persona esprime se stessa in base a come si sente e non è detto che “si veda” da fuori attraverso l’abbigliamento o gli atteggiamenti per esempio. Ho letto di persone genderfluid le cui identità hanno un nome diverso da quello di battesimo della persona oppure che possono sentirsi più vicine a uno o più generi in più momenti diversi della stessa giornata.

Andando più a fondo nell’analisi della transessualità e di condizioni differenti spesso messe a paragone con questa ho trovato l’intersessualità.

Le persone intersessuali nascono con entrambe le caratteristiche sessuali. Queste persone lottano per non essere forzatamente operate alla nascita e poter scegliere il genere di appartenenza da adulte. Alla maggioranza di loro viene assegnato il genere femminile, anche se, appena la persona entra nella pubertà, si trova fronteggiare enormi ostacoli dati dal fatto di aver subito un intervento forzato.

Il mese di giugno non è casuale per la scelta del mese del Pride, ma ha motivazione storiche che è opportuno conoscere. Vi consiglio di documentarvi il più possibile sui Moti di Stonewall del 1969.

“The first Pride was a riot”

Ogni categoria esemplificata dalle lettere della sigla LGBTQIA+ ha una sua giornata dedicata per avere la sua visibilità. Nel caso specifico, quello delle persone transessuali è il 31 marzo di ogni anno.

Per il secondo libro che ho scelto per il Pride Month ci vorrà più tempo, può darsi che la recensione non esca questo mese ma successivamente.

A presto e buon Pride Month,

Cate L. Vagni

Ps: Ci rifletto spesso in questo ultimo periodo e forse in articoli specifici come questo adatterò il linguaggio. Devo capire dove trovare la schwa nella testiera del computer. Se qualcuno lo sa me lo dica.

8 pensieri su “Ricominciare dopo la transizione in Anestesia di Fumettibrutti ( Pride Month #1)

  1. I libri di Fumettibrutti ce l’ho in lista da un sacco di tempo; invece Aristotele e Dante scoprono i segreti dell’universo l’ho letto ed è carinissimo, ottima scelta!
    Per la schwa, sul sito Italiano Inclusivo puoi trovare tutte le dritte per usarla da computer e da smartphone!😊

    Piace a 1 persona

  2. Eh no, tu non ti definisci solo un’ally, ma sei stata proclamata (dalla sottoscritta) Ally XDXDXDXD Io direi che al prossimo Pride Month dovremmo pubblicare il video dell’evento!
    Capisco benissimo quando si tratta di ciclo doloroso… soffrendo di ovaio policistico il ciclo (almeno nelle prime 48 ore) è talmente doloroso che sono costretta a stare a casa ed assentarmi anche dal lavoro o disdire qualsiasi impegno. Purtroppo avendo altre patologie mediche, non posso assumere i farmaci antidolorifici pertanto devo aspettare che faccia il suo corso.
    Non conoscevo i termini AFAB e AMAB… qual è la loro differenza con i termini FtoM e MtoF?
    Fino ad ora non ho mai capito il termine agender (l’alpha privativa continuava a confondermi), ma dalla tua spiegazione ora capisco che il genderfluid va visto come un moto oscillatorio, un pendolo, che può arrivare o non arrivare all’apice dell’oscillazione e pertanto una persona può scegliere di non sentirsi racchiusa in nessuno degli stereotipi né maschile né femminile… dimmi se sto ragionando bene.
    C’è un film che parla di intersessualità, che si chiama XXY… non so dirti se fa una buona rappresentazione dell’intersessualità, ma è l’unico che conosco.
    Certamente, i moti di Stonewell furono delle vere e proprie rivolte contro le barbarie della pulizia, che faceva continui assalti con conseguenti pestamenti e arresti nei luoghi di ritrovo per persone queer (soprattutto nei pub queer).

    Piace a 1 persona

    • AFAB e AMAB sono termini inclusivi per chi rientra nello spettro non binary ma non necessariamente inizia la transizione, FtM e MtF si usano per chi ha iniziato questo percorso mi sa. Infatti ho scoperto che una persona trans che magari ha iniziato anche le terapie di Gender Affirming può comunque identificarsi come non binary. Credo che prima o poi intervisterò qualche persona agender visto che in effetti è complicato sia da capire che da spiegare a livello teorico. Comunque penso che la tua spiegazione sia giusta. Mi segno il film. Mi continuerò a documentazione sui moti e sui gender studies, peccato solo che il nostro Paese è lento e la maggioranza dei testi non sono stati tradotti. Piano piano li leggerò.

      "Mi piace"

      • Ah capisco allora la sfumatura tra i due termini. Sarebbe molto interessante l’intervista, che hai in mente! Anche io non ne so molto sui Moti di Stonewell e secondo me è uno di quegli argomenti che andrebbe introdotto nelle scuole, ma come ben sai una fascia consistente di popolazione lo associa alla teoria di gender, che non sia mai entri nelle scuole! Sempre parlando per film, se ti va di approfondire, c’è un bellissimo film che parla appunto dei moti e si chiama Stonewall ed è del 2015

        Piace a 1 persona

Lascia un commento