Un esordio sottotono

Nell’articolo di oggi recensisco un romanzo che mi era stato regalato da una mia amica per la laurea triennale, La Chimera di Praga di Laini Taylor, esordio dell’autrice e primo romanzo di una trilogia.

. La Chimera di Praga, Laini Taylor, Fazi Editore, 2016

Quella che vedete è la prima copertina. La trilogia sta venendo ripubblicata con nuove copertine molto più belle esteticamente. Vi lascio quella del primo volume.

La protagonista è Karou, una ragazza dai capelli blu che vive a Praga. La ragazza ha una migliore amica, Zuzana e un ex fidanzato modello e attore di strada di nome Kazamir che non la molla un secondo. Frequenta l’Accademia di Arte, disegna strane creature chiamate chimere e la sua amica dice che è molto fantasiosa. Zuzana non sa che non è un’invenzione della mente della protagonista, ma le chimere esistono davvero e Karou disegna gli umani per loro. Sulphurus, padre adottivo della ragazza, la spedisce in giro per il mondo a recuperare resti di esseri umani deceduti da rivendere. Durante l’ultima missione in Marocco, però, le cose non vanno come dovrebbero: Izil, mercante di ossa, viene ucciso da Akiva, un angelo che stava seguendo la protagonista e la attacca. Da quel momento la ragazza scopre la verità sul passato che aveva dimenticato e sulla guerra in corso tra Angeli e Chimere. Zuzana, dopo un primo momento di sbigottimento, capirà che quelle della sua amica non erano solo fantasie e che il lavoro che faceva era pericoloso per la sua incolumità proprio come la situazione che sta vivendo adesso. Akiva e Karou sono innamorati l’uno dell’altra e la vera identità di Karou è legata a un’altra persona del passato dell’angelo.

Come saprete, il Sognatore è una delle mie dilogie del cuore, questo esordio, invece, non mi ha convinta del tutto: la storia è carina e ti intrattiene ma come esordio l’ho trovato meno efficace. La carica metaforica che mi aveva catturato nella dilogia qua è molto meno marcata. Anche gli ultimi capitoli con la rivelazione sul passato di Karou e Akiva secondo me sono ridondanti. Sono rimasta un pò amareggiata ma non la considero una vera e propria delusione. Non credo che continuerò la trilogia.

Se qualcuno ha letto questo primo volume sarò contenta di avere il suo parere,

Alla prossima,

Cate L. Vagni

4 pensieri su “Un esordio sottotono

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