Ho aspettato a scrivere questa recensione perchè volevo dare prima un’occhiata al film, che non avevo ancora visto e non è andata bene. Cominciamo.

Prima di tutto, cos’è un Gary Stu?

Per spiegarlo, prendiamo il suo corrispettivo femminile sempre più odiato dal pubblico: la Mary Sue. Una Mary Sue è una ragazzina che sembra sempre perfetta sia fisicamente che moralmente, che subisce gli eventi della storia senza decidere mai niente, che impara tutto senza fare sforzi e risulta migliore di personaggi che magari sono più preparati di lei. Un esempio molto famoso di questo clichè è Bella Swan. Ho da tempo in mente una rubrica per parlare dei clichè legati ai personaggi femminili nella letteratura – soprattutto per ragazzi, ma non solo in realtà – e penso che sia importante parlarne.

Il corrispettivo maschile, il Gary Stu, per l’appunto non è mai analizzato e criticato altrettanto aspramente come la Mary Sue, che sembra essere la parola jolly per qualsiasi personaggio femminile moderno.

Percy, nei libri, non è certamente un Gary Stu, ma un ragazzino che cresce e prende consapevolezza delle sue capacità con il tempo. Nel secondo ha tredici anni.

Se già il primo film era problematico per le età dei protagonisti, nel secondo si sente ancora di più questa discrepanza: la profezia sulla quale si basa il libro parla di un semidio sedicenne che è destinato o a salvare o a distruggere l’Olimpo e Percy, ovviamente, è convinto di essere lui dato che è il solo figlio dei Tre Pezzi Grossi – Poseidone, Zeus e Ade – ancora in vita, nel film, dato che lui ne ha già sedici l’età è stata alzata a venti.

L’antefatto della saga è che Percy non sarebbe mai dovuto esistere perchè Poseidone aveva stabilito un patto con i fratelli: non generare altri semidei dato che la Seconda Guerra Mondiale è stato un gigantesco scontro tra figli di Zeus contro figli di Ade e Poseidone. Zeus, che non si smentisce mai, è il primo a infrangere il patto: si innamora di una mortale e dà vita a Talia Grace, una ragazzina che si sacrificherà per proteggere i suoi amici a dodici anni e diverrà un pino che tiene fuori tutte le potenziali minacce per il Campo Mezzosangue. Annabeth era con lei in quel preciso istante e aveva solo sette anni. Percy è convinto che la profezia parli di lui proprio perchè Talia è già morta e non ci sono altri semidei così importanti in circolazione.

Percy cambia scuola praticamente ogni anno a causa dell’ADHD e all’inizio di questo secondo volume ha trovato una scuola che sembra fatta apposta per ragazzi come lui. Il suo unico amico è Tyson, un ragazzino senzatetto preso di mira perchè pare non capire cosa gli capita intorno, tutti lo considerano ritardato in un certo senso. Questo bambino così strano è in realtà un ciclope e fratellastro di Percy. Lui è presente anche nel film ma è reso in un modo che non mi è piaciuto affatto: il Tyson del fim sa già di essere figlio di Poseidone e arriva al Campo per cercare Percy.

Il Tyson del film mi sembra un fricchettone un pò svampito, mentre quello del libro è un bambino perso che non sa gestire la forza di un Ciclope e non è per niente violento o cattivo come dovrebbe essere la sua specie. Percy cambia atteggiamento nei suoi confronti quando scopre che sono fratellastri, si vergogna di averlo intorno quando fino a poco prima non voleva abbandonarlo davanti al Campo dato che in teoria i mostri come lui non possono entrare. Non è minimamente credibile nei momenti in cui dovrebbe sembrare ingenuo perchè i Ciclopi sono per natura considerati privi di intelligenza perchè violenti.

Grazie Rick per avermi fatto provare tenerezza per un Ciclope, che tecnicamente non ha nulla di coccoloso. Avrei voluto abbracciare Tyson per tutto il tempo quando veniva emarginato e pure Percy lo trattava male.

Annabeth inizialmente non vuole avere nulla a che fare con Tyson perchè Talia è stata uccisa da uno della sua specie. Per lei è difficile accettarlo anche se è palese che non farebbe del male a nessuno volontariamente. E’ assurdo che lui sappia già di essere figlio di Poseidone proprio perchè, nel libro, quando viene riconosciuto lui è entrato al Campo con la benedizione di Annabeth avendo salvato la vita a lei e Percy e non capisce neanche il significato del tridente quando gli appare sulla testa.

Nel libro, il piccolo Ciclope verrà ospitato nelle fucine dei figli di Efesto su richiesta di Charles Beckendorf dato che la sua natura lo rende immune alle fiamme.

L’aspetto “mostruoso” di Tyson non è visibile ai mortali grazie alla Foschia che modifica la sua estetica e gli fa avere due occhi, dato che serve a proteggere i mortali dai semidei. Ciò che vedono i mortali sotto la Foschia resta sempre un mistero dato che probabilmente è soggettivo. Nel film, però, mi è sembrato abbastanza forzato: Annabeth ha una “Foschia spray” che presta al Ciclope per mascherare la sua vera identità. Sono molto perplessa.

Nel libro, Percy è totalmente ignaro di cosa sta succedendo al Campo finchè non ritrova Annabeth e riceve richieste di aiuto in sogno da Grover, un satiro suo amico e protettore che è stato rapito da Polifemo e lo chiama attraverso il collegamento empatico. Nel film sono tutti e tre già al Campo e partecipano alle sfide pericolose di Dioniso e Chirone, che non dovrebbe esserci perchè in teoria sarebbe stato licenziato dal nuovo direttore del Campo ovvero Tantalo.

La rivale di Percy e Annabeth è Clarisse La Rue, una ragazzina corpulenta e arrogante figlia di Ares. Ares è descrivibile come un Dio Tamarro motociclista e bullo nonostante l’età che ha come figli altri bulletti, infatti è per questo che Clarisse è sempre pronta a prendere di mira Percy e, soprattutto, Annabeth in quanto figlia della Dea della Sapienza e quindi sua nemesi perfetta.

L’albero di Talia, che dovrebbe proteggere il Campo, è stato avvelenato e può essere curato solo dal Vello d’Oro, che sarà la missione di Clarisse. Percy, se non fosse per la richiesta di aiuto di Grover, resterebbe al Campo senza mettersi nei guai e secondo me è una buona cosa perchè nonostante sia lui il protagonista della saga, è disposto a tirarsi indietro se non è direttamente chiamato in causa. Nel film no: lui vuole partire a tutti i costi per una missione non sua solo per capriccio perchè non accetta una profezia, che, probabilmente, non parla nemmeno di lui . Grover è già lì quindi non ha letteralmente nessun motivo valido per voler passare avanti a Clarisse.

Un momento molto interessante nel libro è che a un certo punto Percy origlia una conversazione tra Ares e Clarisse in cui il Dio della Guerra si mostra piuttosto sprezzante verso la figlia solo perchè è femmina e non le dà per niente fiducia, in base all’esito della missione il Dio deciderà se riconoscere o meno il valore della semidea a prescindere dal genere di nascita. Percy, proprio alla luce di questa conversazione, si sente quasi in colpa a partecipare a una missione non sua anche se lui è partito per cercare Grover.

Il Percy del fim fa cose che non dovrebbe saper fare dato che ha scoperto da troppo poco tempo di essere in grado di manipolare l’acqua come figlio del Dio del Mare: lui scatena maremoti senza il minimo sforzo e riesce a controllare i flutti del mare mentre è prigioniero di una nave da crociera modificata dall’antagonista principale della storia: Luke Castellan, figlio di Ermes e vecchio amico di Annabeth, Grover e Talia, che Crono ha scelto come pedina per tornare in vita. Per questo dico che il Percy del film è un Gary Stu: già dal primo film riesce a scatenare un’onda anomala contro Luke come se niente fosse anche se ha appena scoperto del suo legame con Poseidone, nel libro non sa fare quasi nulla se non spostare piccole masse d’acqua e questa cosa la fa quasi per caso perchè il padre si degna di intervenire e dargli questo suggerimento e combatte solo brandendo la sua spada divina Vortice. Poseidone riconosce subito Tyson quasi a sfregio dei miliardi di semidei che affollano la casa di Ermes come indefiniti perchè il genitore divino non si interessa minimante di loro.

Anche Annabeth è veramente antipatica e saccente nel film, pure troppo. Ci sono momenti in cui si passa dall’avere davanti una ragazza intelligente che fa da spalla a un ragazzo più immaturo e sprovveduto, a una ragazzina spocchiosa e arrogante che crede di essere migliore di tutti solo perchè figlia di Atena. Nel film lei e Clarisse fanno quasi a gara a chi fa il bullo per dimostrare non si sa cosa

Nel primo film la Daddario ha il suo colore naturale. ovvero moro, qui l’hanno tinta solo perchè forse la gente si era lamentata del suo colore di capelli. Boh.

Nel film gli scontri sono troppo veloci e nessuno sembra veramente in pericolo proprio perchè Percy sa già fare tutto. anche nel momento in cui Tyson sembra apparentemente morto nello scontro contro Luke: nel libro avviene sulla nave citata sopra e Percy è disperato alla sola idea che non lo rivedrà più dopo essersi vergognato di lui per buona parte del tempo perchè non accettava che fossero fratellastri, nel film la sua morte dura un nanosecondo e viene curato dall’acqua in quanto figlio di Poseidone. Nel libro viene salvato da un ippocampo mandato da Poseidone e ricompare solo alla fine, per la gioia sia di Percy che di Annabeth.

Nel film non è credibile che lui ceda il Vello a Clarisse dopo che voleva sostituirsi a lei, nel libro è un gesto di umiltà derivato anche dal ricordo della conversazione tra la Semidea e il padre. Il Percy del film lo fa totalmente a caso perchè a un tratto si ricorda che l’impresa non era sua, dopo che ha passato tutto il film a lamentarsi perchè era convinto di essere lui il Semidio della profezia e Annabeth gli dice che, se vuole, può cambiare il suo destino. Nel libro il dubbio resta fino alla fine ma la reazione non è così esasperata e comunque non è lui il soggetto della profezia: non solo il pino viene curato, ma il Vello funziona talmente bene che Talia torna in vita e ora ci sono due figli dei Pezzi Grossi che possono salvare o distruggere l’Olimpo, Luke è riuscito a manipolare la profezia per trarne vantaggio.

Beh, la saga cinematografica non è mai andata avanti quindi far tornare Talia è veramente stupido ma vabbè…

L’unica cosa che mi ha fatto ridere in questo scempio è Ermes, che gestisce una specie di Amazon olimpico che Jeff Bezoss spostati proprio. Mi ha divertito molto quella parte, nel libro i suoi serpenti sono troppo buffi.

Sto già leggendo il terzo, vediamo come evolve la saga e incrociamo le dita per la serie Disney che dovrebbe uscire il prossimo anno dato che questi film sono molto discutibili.

Come sempre., attendo opinioni nei commenti,

A presto,

Cate L. Vagni