Finalmente, dopo anni, ho preso in mano e letto un romanzo ritenuto quasi un classico per gli amanti della storia romana: Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar. La storia dell’Imperatore Adriano e del suo amante più famoso, il giovane greco che veniva dalla Bitinia, Antinoo, mi ha sempre incuriosita molto. Come dicevo qualche articolo fa, avevo messo a tacere questa mia passione per una convinzione insensata che mi sono trascinata dietro per quasi tutta l’università.

Questo romanzo ricostruisce con molta dovizia di particolari la storia dell’Imperatore Adriano partendo dal momento in cui sta morendo. La Yourcenar ha fatto un enorme lavoro di ricerca per questo romanzo storico. E’ un libro abbastanza lento proprio perchè non è romanzato ma i fatti sono riportati così com’erano.
Alla luce del fatto che è un romanzo storico puro con pochi dialoghi e molte riflessioni, mi viene da pensare che a una persona che non è appassionata di storia romana questo libro possa risultare pesante e noioso dopo un pó se paragonato, magari, ai romanzi di Manfredi.
Ed è proprio su questo che mi voglio concentrare in questa analisi: ho letto di pareri di alcuni che criticano Manfredi accusandolo di romanzare troppo la storia, quando il punto è esattamente questo: La Yourcenar scrive esclusivamente romanzi storici, Manfredi anche fiction storica come ne Le idi di marzo, dove si raccontano gli ultimi giorni di Cesare anche prendendo in esame il punto di vista della moglie Calpurnia e le sue preoccupazioni per i presagi di quella congiura che tutti ben conosciamo. Questo romanzo si è attirato diverse critiche proprio perchè è risultato più noioso e banale degli altri per la scelta di romanzare gli ultimi istanti della vita di Cesare e raccontarlo in una veste più quotidiana e non prettamente storica. Io ho letto questo romanzo e l’ho apprezzato per la sua semplicità, non è un male che Manfredi abbia provato a raccontare Cesare come uomo, più che come figura storica. Sono due modi differenti di far conoscere la storia e magari romanzarla la rende più fruibile per tutti coloro che non hanno una conoscenza approfondita e dettagliata come gli storici, gli archeologi o gli appassionati come me.
Il romanzo della Yourcenar è molto interessante per approfondire la storia di questo imperatore così particolare e apprezzato dai contemporanei, alla fine del romanzo ci sono i Taccuini di appunti che ripercorrono le tappe del lavoro dell’autrice e della pubblicazione del romanzo. Ne è valsa la pena di decidermi finalmente a leggerlo dopo che lo avevo da parte da anni e dopo aver superato il blocco autoimposto di cui sopra, non è un gesto da poco per una persona autistica che, quando entra nella fase in cui rinnega un suo interesse assorbente, può mollarlo per sempre anche se in realtà questo la fa stare peggio di prima a livello psicologico.
Ora che ho ripreso in mano questa mia passione, oltre a continuare a leggere i romanzi di Valerio Massimo e, perchè no, anche altro della Yourcenar e i retelling sulla mitologia, infatti ho iniziato La canzone di Achille di Madeline Miller, il retellig dell’Iliade che ha più hype in assoluto su tutti i social.
Questa vuole essere una breve riflessione anche per rendervi partecipi di questo piccolo traguardo che per me non è una cosa da poco e parlare delle mie letture future. Spero che vi sia piaciuto.
A presto,
Cate L.Vagni
mi hai portato alla mente Il gladiatore, un romanzetto rosa di fiction storica
là il gladiatore inizia una tormentata storia d’amore con una Giulia e viene affrancato dall’Imperatore di turno a fine romanzo xD
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No questa perla me la sono persa. Voglio assolutamente recuperarlo 🤣 comunque pure io a quindici anni volevo scrivere romanzi storici con ambientazione Antica Roma proprio perché Manfredi era la mia crush ( come per tanti è Alberto Angela adesso, per capirci xD) ma ho capito che non fa per me è non credo che proverò a riscriverli. Era una sorta di soap opera ambientata nell’Antica Roma in pratica 🙈🤣
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ma io nn scrivo mai di cose storiche perke io di storia non so niente!
sempre apprezzato chi sa documentarsi e ambientare bene la storia!
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Io ci provavo ai tempi ma la cosa non è riuscita proprio benissimo 🤣 vabbè, resta una passione che coltivo solo nella lettura e non nelle scrittura xD
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Ho sempre pensato che scrivere romanzi storici fosse molto più elaborato e complesso rispetto ad altre tipologie di romanzi, per i quali si richiede un lavoro abnorme di conoscenze e di raccolta dati, pertanto ho sempre stimato il lavoro di tali scrittori.
Un plauso anche a te che sei riuscita a superare il tuo blocco autoimposto in modo tale da poter essere tornata a gioire e godere di un tuo bellissimo interesse assorbente e, facendo riferimento ai tuoi commenti sopra, ti assicuro che quel tentativo di racconto storico adolescenziale non era affatto male!
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Infatti il lavoro della Yourcenar è pregevole e si vede, esattamente come quello dei romanzi di Manfredi. Tu continui a difendere quel mio testo che è abbastanza trash a conti fatti anche se io ho provato a documentarmi in tutti i modi xD
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Sì, perché, benché non fosse perfettamente accurato, i dialoghi, i sentimenti e la costruzione della trama non erano affatto male e sinceramente l’ho letto con piacevolezza
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Si ma il problema è che io l’ho scritto proprio ispirandomi a Manfredi quindi contavo sull’accuratezza storica più che sulla parte romance xD
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