Quando i tw sarebbero necessari… ( SPOILER Avvocata Woo ep. 3)

Questo episodio tratta un tema così delicato che ho serie difficoltà a elencare tutto ciò che non va a riguardo della rappresentazione dell’autismo, ma iniziamo…

L’episodio si apre con quella che, a primo impatto, assomiglia a una rissa tra fratelli in cui il più mingherlino dei due ha la peggio e si ritrova a terra, esanime e con un’emorragia al naso.

Subito dopo si presenta il nuovo caso all’avvocata: un ragazzo ha picchiato il fratello a sangue urlando “Fermo! Muori!” e questo è morto riportando numerose fratture alle vertebre. Mentre analizza il fascicolo del caso, Young- woo riceve la notizia che il ragazzo che dovranno rappresentare in tribunale è autistico e per questo l’avvocato capo, Jung, lo vuole affidare a lei. Il primo interrogatorio non finisce bene perchè l’imputato ha un violento meltdown e grida così forte da causarne uno anche all’avvocata, che si tappa le orecchie.

Per riuscire nel suo intento, l’avvocata chiede aiuto al padre per farsi raccontare com’era la comunicazione tra loro. Il padre dice che erano quasi tutte conversazioni a senso unico e lei sembrava quasi sempre disinteressata a lui. A un certo punto mostrano un flashback in cui il padre pesta uno dei lego che la figlia ha messo in fila e si sforza di piangere per attirare la sua attenzione e farle capire che soffre. È una scena così tanto caricata da risultare fastidiosa, non c’era bisogno di esagerare così tanto un dolore così piccolo come quello originato dal prestare un Lego che, sì, fa male ma passa subito mica è una frattura alla caviglia. Una scena del genere è troppo esasperata per essere credibile e forse è un modo un po’ subdolo per perpetrare lo stereotipo dell’autistico privo di empatia anche se Young-woo, come si mostra anche più in là in questo stesso episodio, pare quasi l’esatto contrario di questo stereotipo.

Ora, una piccola parentesi sul modo di giocare della piccola avvocata: è un’idea molto comune che i bambini autistici non giochino in maniera funzionale – nel caso specifico, i lego dovrebbero essere incastrati tra loro, non messi in fila. – ma non tutti mettono le cose perfettamente in ordine in questo modo. Questo accade se il bambino ha un’intelligenza spaziale molto sviluppata e non vale per tutti, io, per esempio, non l’ho mai fatto. Sono una persona relativamente ordinata ma non metto le cose in fila in modo così schematico e sistematico.

Tornando all’episodio: il padre ricorda che una volta Young- woo ha avuto un meltdown davanti a un negozio e il proprietario voleva denunciarla per disturbo della quiete pubblica non capendo come tranquillizzarla, il padre c’è riuscito semplicemente chiedendole di ripetere a memoria il codice penale. Quindi, per comunicare con questo ragazzo devono capire cosa gli piace.

Una delle ecolalie del ragazzo è il verso del piccione quindi il team tenta di comunicare con lui salutandolo con un Peng- ha ovvero il verso dell’animale. La seconda idea dell’avvocata, guardata con scetticismo del capo e dell’avvocata Choi, è inscenare un karaoke per vedere come reagirà il ragazzo e se sarà più collaborativo. La scena mi ha dato quasi una sensazione di derisione verso questo ragazzo che ha anche disabilità cognitiva e non sapevo cosa pensare del fatto che anche l’avvocata sembrasse deridere un’altra persona autistica in quel modo.

La scena in questione, a voi l’ardua sentenza.

Comunque il piano riesce e il ragazzo gradisce lo spettacolo, ma è di nuovo un nulla di fatto appena tentano di chiedergli perchè ha aggredito il fratello. A questo punto, l’avvocata tira fuori un’interpretazione nuova che nessuno aveva dato a quel “Muori! Fermo!” che lo ha fatto passare per un assassino: l’avvocata gli chiede se il fratello volesse suicidarsi. Ora, questa è un’intuizione speculare a quella del secondo episodio riguardo all’orientamento sessuale della ragazza che non voleva più vedere il suo futuro sposo: è forzata anche se poi si rivelerà vera. Come può avanzare un’ipotesi del genere senza prima avere delle prove? Il ragazzo conferma l’ipotesi ma i genitori, anche giustamente, non vogliono credergli a causa dello shock quindi se ne vanno. ( Menomale che gli autistici non colgono i sotto intesi, eh? Lei fa sempre la domanda giusta anche se non ci sono elementi per avanzare quell’ipotesi ma lasciamo perdere. )

Young- woo e Jun- ho si recano a casa della famiglia per indagare sul caso, ma, mentre camminano verso questa casa, incrociano una compagna di corso di Jun- ho molto in malafede che, notando lo sguardo “perso nel vuoto” dell’avvocata, gli chiede se faccia ancora volontariato per la Nanuri, che si scoprirà essere un’associazione di volontariato che si occupa di persone disabili. Questo genera una situazione molto imbarazzante tra i due e un evidente senso di colpa in Jun-ho, che non voleva certo che l’avvocata pensasse che la sua gentilezza fosse una forma di pietismo. Sinceramente, in questo caso voglio spezzare una lancia nei confronti di questo povero ragazzo: era la compagnia di corso a essere in cattiva fede perchè nota come si muove l’avvocata e il suo sguardo, non Jun-. ho, che tutto mi sembra tranne uno che cerca di approcciarla solo perchè la trova tenera. A me era piaciuta molto la scena in cui lui la aiuta ad attraversare la porta girevole con quel trucchetto dei passi di danza, non merita di essere accusato così duramente per un errore che non ha commesso. Anzi, mi sembra quasi l’unico che la rispetta veramente se si esclude la CEO dello studio. Ho ancora qualche riserva verso l’avvocata Choi, che infatti la guarda sempre con un certo fastidio anche se nell’episodio precedente pareva più propensa a voler diventare sua amica, lei, come questa compagna di corso di Jun- ho, ha mostrato senza troppi giri di parole di non gradire la presenza di Young- woo allo studio Hanbada e l’ha chiamata ritardata perchè si era bloccata davanti a quella porta girevole. La colpa di questo fraintendimento non va attribuita a Jun-ho, che infatti tenterà in tutti i modi di scusarsi, ma all’abilismo di questa ragazza che, purtroppo, è realistico: lo stimming, per esempio, è ancora molto stigmatizzato nella società e viene visto come qualcosa di “strano” quindi può capitare che una persona si rivolga a noi dando per scontato che abbiamo bisogno di aiuto perchè “da soli non ci arriviamo”. Young- woo si allontana momentaneamente dal suo collega, evidentemente ferita, seppur consapevole che molte persone usano la sua disabilità contro di lei per sminuirla. Non è questo l’articolo giusto per aprire la parentesi sul fatto che definire l’autismo una disabilità psichica in realtà è fuorviante ma un giorno lo farò.

Una volta arrivati alla casa della famiglia del ragazzo autistico che dovranno difendere, Jun-ho trova il diario del fratello maggiore e scoprono che la corda che ha usato per suicidarsi è rotta. Il ragazzo suicida era considerato un prodigio e studiava medicina anche se in realtà non la capiva e il fratello minore era l’unico a essersi accorto del suo disagio psicologico e del suo comportamento suicidario, per questo gridava “Fermo! Muori!”.

Essendo una serie sudcoreana, questo tema è molto sentito, come in tutta la cultura asiatica, immagino: i giovani suicidi sono tantissimi e, per esempio, in Giappone esiste una foresta designata per porre fine alla propria vita ovvero Aokighara. Un tema come questo sarebbe dovuto essere specificato nei trigger warnings a inizio episodio, secondo me. Le pagine del diario che Jun- ho e Young- woo mostrano ai genitori causano ancora più agitazione nella famiglia che inizialmente afferma che, nonostante il figlio autistico rischi il carcere per l’accusa di aver ucciso il fratello, preferisce salvaguardare l’immagine del figlio morto evitando di fare riferimento esplicito al suicidio.

Il processo inizia ma l’accusa si scaglia subito contro l’avvocata usando la sua condizione contro di lei: perchè l’imputato deve essere giudicato incapace di intendere e di volere in quanto autistico per farsi modificare la pena mentre Young- woo può difenderlo nonostante l’autismo?

Questa illazione scatena la rabbia dell’avvocato capo, Jung, che ribatte che non è professionale insinuare che l’avvocata non sia competente perchè è autistica. Il giudice gli intima di calmarsi perchè, anche se effettivamente non è è professionale, l’accusa ha diritto di fare un’osservazione del genere.

Ripensando a questa illazione e alle parole della compagna di corso di Jun-ho, oltre al fatto di aver letto alcuni commenti estremamente violenti su Internet contro il ragazzo autistico, Young- woo realizza che deve farsi da parte perchè non lo sta aiutando, ma involontariamente lo sta ostacolando. Myung- seok va a lamentarsi da Seon- young, la CEO, per la discriminazione che la giovane neoassunta sta subendo e Seon- young gli fa notare che, nonostante la discriminazione sia effettivamente vergognosa, lui si sta dimostrando ipocrita: era il primo che aveva deliberatamente ignorato la seconda pagina del cv della ragazza, dove lei esplicitava la sua condizione, e voleva respingere la sua candidatura nonostante la laurea a pieni voti proprio per questo. Ci voleva uno smacco del genere verso tutto il team, visto che palesemente contano su di lei anche se è la nuova arrivata e Myung- seok ha più esperienza proprio perchè è il capo della squadra ma deve essere la neoassunta a dimostrare il suo valore così, ogni volta, mentre gli altri colleghi avvocati non fanno assolutamente nulla.

Grazie, Han Seon-young, miglior personaggio insieme all’amica Dong Geu-ra-mi che non si vede da due episodi.

Young- woo si è persa d’animo, ma vuole comunque dare una mano e lo fa in un modo che mi ha abbastanza turbato: mentre Jun- ho sta provando a scusarsi di nuovo, la trova nell’atto di tentare il suicidio per capire come il fratello dell’imputato si è procurato tutte quelle fratture. Il ragazzo autistico ha strappato la corda nel disperato tentativo di salvare il fratello e lui ha sbattuto la schiena a terra, fratturandosi le vertebre. Verrebbe da pensare che l’avvocata volesse davvero suicidarsi a causa delle illazioni del collega che in tribunale l’ha attaccata con tanta cattiveria, infatti Jun-ho pensa proprio questo mentre la vede e si getta verso di lei per salvarle la vita.

C’era veramente bisogno di una scena del genere?

Io l’ho trovata esagerata e di pessimo gusto, ancora di più di tutti gli stereotipi che la serie porta avanti sull’autismo. Difatti, appena l’avvocata corre dal capo che sta parlando con la madre dei due ragazzi a esporre le sue conclusioni e asserisce con troppa calma di aver tentato il suicidio, il capo resta sconcertato dal tono forse un po’ troppo allegro dell’avvocata, che ne parla come se non fosse una cosa di cui preoccuparsi. Non ho capito il senso di questa scelta, ma vabbè…

Purtroppo, lo studio Hanbada perde comunque la causa anche se i genitori hanno capito che devono tutelare il figlio ancora vivo, non l’immagine di un giovane morto suicida per lo stress. Ho apprezzato che, durante il processo, venga finalmente usata la parola meltdown per descrivere la reazione dell’imputato e non edulcorazioni strane come “crisi di rabbia” -. che è pure fuorviante – crisi di nervi” – esiste il termine burnout autistico ma vuol dire tutt’altro e, in ogni caso, questa terminologia si riferisca soprattutto all’ansia che nel meltdown in realtà è presente solo in minima parte visto che è un sovraccarico sensoriale più che emotivoo altri sinonimi per edulcorarlo che rischiano solo di confondere lo spettatore e farci passare per “matti” o “viziati”, perchè ho notato che anche quando la serie parla di autismo il termine è comunque bypassato anche se uno dei personaggi palesemente ne ha uno e i termini scelti sono sempre alquanto discutibili perché sono comunque inesatti e semplicistici– es Violet di As we see it o Sam di Atypical -.

Ma vorrei parlarvi di una scena che, anche se voleva mandare un messaggio positivo, secondo me non lo fa passare totalmente: a un certo punto, mentre l’avvocata osserva il suo cliente andare via con la madre, la narrazione riporta un suo pensiero che dice che, se fossero vissuti ottant’anni prima, sarebbe stati ritenuti indegni di vivere e sarebbe stati uccisi. Questo sembra un riferimento al Nazismo che, però, mi ha lasciato molto perplessa: l’ avvocata ci viene presentata come lo stereotipo dell’ autistica geniale che sarebbe stata graziata proprio perché dotata di un QI elevatissimo, ma, purtroppo, non si può dire lo stesso del suo cliente, che ha un’ evidente disabilità intellettiva grave e nessuna caratteristica che potrebbe renderlo “savant” quindi non sarebbe stato risparmiato. È proprio quella disabilità intellettiva che, inizialmente, fa in modo che i genitori pensino che il figlio stia mentendo davanti alla morte del fratello. Nessuno di loro sospettava che sarebbe arrivato a tanto. Ci tengo a sottolineare che lo shock per la perdita di un figlio è più che comprensibile, ma i genitori sminuiscono completamente il figlio ancora vivo perché vogliono mantenere la facciata. Il ragazzo che l’ avvocata deve rappresentare in tribunale, secondo molti, sarebbe dovuto morire al posto del fratello perché la sua vita da persona disabile non vale niente, quindi l’avvocata sta cercando di dire che ancora oggi la vita delle persone disabili non è considerata abbastanza “degna” di essere vissuta da tanti. Il messaggio è molto diretto e anche realistico ma il parallelismo tra i due autistici – Young Woo e il ragazzo – non regge perché lei comunque ha più possibilità di lui di avere una vita rispettabile, lui in realtà no perché non può essere autonomo. Mi ha lasciato molto perplessa, anche se ne capisco gli intenti volti alla critica di una società fortemente abilista. In questa serie secondo me tanti messaggi sono giusti ma è la realizzazione che non va, lo devo ammettere.

Parecchi paragrafi di questo articolo forse sembrano confusi ma il punto è che questo episodio mi ha provato parecchio emotivamente e psicologicamente quindi anche scegliere i termini nei pezzi più controversi non è stato facile. Soprattutto il discorso finale è difficile da esporre senza il rischio di fraintendimenti enormi e questo spazio nasce per essere un luogo sicuro per confronti costruttivi quindi non vorrei che tutto fosse mal interpretato.

Ho già visto anche il quarto e, fortunatamente, c’è un margine di miglioramento.

Vi aspetto nei commenti,

Cate L. Vagni

17 pensieri su “Quando i tw sarebbero necessari… ( SPOILER Avvocata Woo ep. 3)

  1. Abbiamo avuto modo di approfondire l’episodio a voce e a mio avviso giocano molti fattori nella creazione di questa trama: il primo il bisogno incessante dell’oriente di avere figli geni, cosa che causa un alto numero di suicidi; l’altro sono le gag coreane, che si basano su un umorismo differente dal nostro ed infine l’ambivalenza del personaggio della protagonista, che deve essere geniale e sorprendentemente intuitiva, al al contempo “goffa” e bisognosa di aiuto.
    La scena del karaoke è la tipica scena forzata, in cui neanche gli sceneggiatori stessi credevano veramente XD
    La parte, che per me è stata inquietante, è il messaggio sottinteso, che scaturisce dal tentativo della protagonista di ricreare la scena del suicidio; passa il messaggio che lei è talmente focalizzata dal risolvere il caso che arriva addirittura a mettere a repentaglio la sua vita senza neanche rendersene conto! Tale messaggio, tutt’altro che edificante, sottintende che il pensiero può essere così tanto assorbente da inibire ogni pensiero critico. Lascio a te le possibili conclusioni di tale ragionamento.
    Parlando invece del caso in sé c’è un misunderstanding alla base: l’avvocatessa è da copione geniale, mentre il suo assistito autistico deve passare per incapace di intendere e di volere, ma il problema non è l’autismo, che è soltanto una neurodivergenza, piuttosto la disabilità cognitiva, che al massimo avrebbe potuto rendere assassino il ragazzo.
    P.S: concordo con te: romanticizzare il lavoro del dottor Asperger anche no e sì il tw era d’obbligo a questo giro!

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    • Il punto è che, purtroppo, anche la protagonista è percepita come una persona con disabilità cognitiva da chi è in malafede come l’altra avvocata e l’amica di Jun-ho. È sbagliatissimo ma purtroppo realistico. Come ti ho scritto per messaggio la scena della “simulazione” del suicidio ha anche un secondo problema che mi ha dato ancora più fastidio: Jun-ho la salva ed è terrorizzato perché pensa che volesse davvero uccidersi dato quello che era appena successo in tribunale e fin qui ci stava perché anche la persona che l’avvocata doveva difendere voleva salvare la vita del fratello ma ha fallito, però quello che era da evitare è che i due si guardano in una maniera un po’ troppo romantica ed è del tutto inappropriato in quel contesto. Ci mancava solo che si baciassero poi toccavamo veramente il fondo 🤦‍♀️ prima o poi parlerò della questione delle gag ma te l’ho detto: le sue sono particolarmente esasperare ed esagerate perché il la macchinetta della persona autistica con determinati modi di camminare e stimming che sono creati apposta per far ridere il pubblico o essere imitati mancando di rispetto alle vere persone autistiche già abbastanza stigmatizzate. Non aggiungo altro perché noi ci siamo già dette tutto e non ne posso più, questo episodio è stato troppo pesante e la parte finale non ha aiutato per niente 🤦‍♀️

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      • Romanticizzazione di una scena con ragazza neurotipica: “la ragazza sta prendendo un libro da uno scaffale, perde l’equilibrio, il ragazzo l’afferra al volo e si crea un’immediata attrazione tra i due”
        Tomanticizzazione di una scena con ragazza autistica: “la ragazza ha appena simulato un tentativo di suicidio, perde l’equilibrio, il ragazzo l’afferra al volo e si crea un’immediata attrazione tra i due”
        Autori, voto 10!

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    • Questo episodio è il punto più basso della serie, senza dubbio. Non so se hai mai sentito parlare di “Aspie suprematists” ovvero di quelle persone che avevano ricevuto questa diagnosi e ora che è stata accorpata anche all’ex Basso Funzionamento rifiutano “di essere messi nella stessa categoria dei ritardati” può o meno suona così. Ecco, l’atteggiamento che l’avvocata ha verso il suo cliente mi sa tanto di suprematismo visto che lo sta palesemente perculando nella scena che ho messo nella recensione. L’ho trovata una scena davvero di pessimo gusto così come quella dove lei simula il suicidio solo per capire la dinamica e il collega innamorato di lei cerca di salvarla finendo in una situazione dove hanno deciso di inserire una tensione romantica completamente fuori luogo. Non so, alcuni messaggi sono pure corretti ma non mi piace come sono posti…

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      • Non conoscevo quel termine e ti ringrazio, Mi documenterò a riguardo. A me dà molto fastidio anche le definizioni alto/basso funzionamento, anche se soprattutto se detto in ottica neurotipica, ne avevo parlato del motivo nel capitolo 426. Non esiste l’alto o il basso funzionamento, così come non esiste la divisione tra i tre livelli di autismo, che servono unicamente a stabilire il livello di supporto necessario, non quanto siamo persone più autistiche o meno autistiche.

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        • Mi potresti linkare il capitolo? Così lo trovo più facilmente. Sì infatti i funzionamenti sono altamente fraintendibili e purtroppo anche i livelli di supporto continuano a generare confusione. Ogni persona autistica lo è al 100%, poi può avere o meno compromissioni e/o disabilità cognitiva/ essere non verbale. Purtroppo su Tik Tok spesso i genitori dei ragazzi con maggior bisogno di supporto si mettono a invalidare i racconti degli attivisti che sono quasi tutti di livello 1 ed è bruttissimo. Capisco la loro frustrazione, ma la colpa non è nostra. Comunque secondo me anche Elon Musk per esempio è un suprematista visto che vuole creare dei chip da impiantare nel cervello delle persone per “eliminare” L’autismo 🤦‍♀️

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