Amare è complicato, soprattutto se ti senti costantemente tradito e abbandonato ( Recensione SPOILER Complicated Love, Anna Esse)

Oggi vi parlerò del secondo romanzo (auto) pubblicato da Anna Esse, che qui su WordPress si chiama Shio. Ho già recensito il suo romanzo di esordio, l’ “Altra me”, tempo fa.

Anna Esse, Complicated Love, 2020

Il romanzo in questione è un romance m\m, ovvero incentrato su una relazione tra due ragazzi. Il nostro protagonista principale è Edward, un ragazzo di diciannove anni con un carattere complicato e un passato difficile alle spalle che vive a New York.

Edward vive con il suo amico Kevin, fidanzato con Cloe, ed è particolarmente legato a Mark, un ragazzo gay che lui chiama affettuosamente “gorillone” per la sua stazza.

Ora, forse io sono un pò di parte perchè ho creato un personaggio molto simile a Edward nel mio ultimo romanzo: un ragazzo abbastanza egocentrico, a detta di qualcuno viziato, impulsivo e molto testardo. Per motivi diversi, questi due ragazzi sono molto affini tra loro e possono attirarsi facilmente l’antipatia del lettore come effettivamente succede a Edward che, infatti, si è beccato diverse critiche molto aspre per i suoi atteggiamenti.

Il primo momento in cui viene fuori il suo caratteraccio è proprio nelle prime pagine mentre è insieme ad Adam a un appuntamento: Adam aveva saltato l’appuntamento precedente senza dargli spiegazione e lui è rimasto ad aspettarlo per ore. Edward non la prende affatto bene e, in realtà, non lo si può biasimare del tutto perchè a tutti darebbe fastidio aspettare una persona per ore senza ricevere spiegazioni, ma il problema è che parte subito in quarta e lo attacca verbalmente prima che Adam possa dargli spiegazioni. Una reazione del genere, infatti, lo fa passare in automatico dalla parte del torto e purtroppo la sua prima risposta è sempre questa in ogni discussione nel corso del romanzo, per fortuna riesce a comprenderlo e piano piano comincia a maturare. Edward e Adam si sono innamorati praticamente a prima vista e hanno un’attrazione fortissima tra loro, questo mi è piaciuto molto.

La trama si complica appena Edward spiega a Mark di essere uscito con Adam e Mark non la prende affatto bene facendogli intendere che lo conosce e, secondo lui, non è una persona affidabile. Mark ed Edward litigheranno diverse volte nel corso della storia. Questo insospettisce Edward, che prova a chiedere spiegazioni ad Adam finendo con il rovinare un momento carino tra loro e andandosene. Edward ha la costante sensazione che tutti lo possano tradire e abbandonare da un momento all’altro per via di un’infanzia segnata da un grave lutto avvenuto l’undici settembre che ha spinto i genitori a metterlo da parte dopo averlo cercato per anni.

Un personaggio in particolare mi è entrato nel cuore e sono tutt’ora convinta che sia palesemente la voce dei lettori: Emmet o Metty, amico di vecchia data di Edward che viene chiamato “gigante buono” perchè ha una stazza considerevole ma è dolcissimo. Questo ragazzo redarguisce sempre il nostro protagonista quando ha reazioni spropositate e passa per viziato e lamentoso perchè prende tutto sul personale prima di sentire la versione dell’altra persona: quando scoprirà perchè Mark non ha – apparentemente – una buona opinione di Adam e verrà a sapere che quei due si conoscono perchè una persona cara del passato li lega e questa ha un’assomiglianza pazzesca con lui, esploderà e fuggirà via. Mark, infatti, gli dice che il suo non è un interesse sincero ma sembra che lo faccia solo per soddisfare la sua curiosità e sentirsi importante visto che praticamente lo forza a rivivere ricordi dolorosi e traumatici e non rispetta minimamente i suoi limiti. Edward si sente impotente davanti a una scoperta tanto pesante perchè lui non si era minimamente accorto di quanto il suo migliore amico stesse soffrendo per quella perdita, il problema, però, è che di nuovo la prende sul personale e inizia a pensare di non essere stato un buon amico quando era troppo piccolo per poter fare qualsiasi cosa di concreto per Mark. Anche Emmet è legato a Mark dato che avevano avuto una breve relazione dopo questa perdita così pesante per Mark, che infatti non è pronto per innamorarsi di nuovo. Metty è un supporto emotivo fondamentale nel momento in cui Edward ha un’altra furiosa lite con Mark e scopre che lui a Adam lo stavano usando per attirare la persona che ha causato il suicidio del fratello di Adam ed ex fidanzato di Mark, Larry: Metty si pone a metà e cerca di far ragionare Edward per metterlo davanti ai suoi errori, ma, allo stesso tempo, riesce a tenere testa a Mark che è più fumino e sarebbe propenso a esplodere perchè Edward lo ha ignorato quasi per un giorno intero facendolo preoccupare.

Edward, come detto, non ha una storia familiare semplice alle spalle: i genitori, che lo hanno cercato per diciassette anni, lo hanno abbandonato a sè stesso poco dopo la nascita restando intrappolati nel ricordo dello spettro della figlia maggiore, morta durante l’attacco alle Torri Gemelle per una malaugurata serie di eventi nei quali è stata coinvolta. Edward ha un bisogno spasmodico di sentirsi importante anche quando è ovvio che non può fare nulla per l’altra persona. Il suo atteggiamento ha una spiegazione valida a livello psicologico e su questo non ci sono dubbi, ma nei momenti in cui pretende di aver ragione e non vuole vedere il punto di vista dell’altro risulta veramente viziato e cattivo alla lunga. Per fortuna ha un minimo di sale in zucca e piano piano si ravvede.

La storia di Larry va venire a galla la personalità viscida e meschina del proprietario del locale in cui Adam lavorava con il fratello maggiore prima del suo suicidio: Mark e Adam ammettono che coinvolgere Edward a sua insaputa sia stata una pessima idea che poteva anche mettere a repentaglio la sua incolumità. La relazione tra Mark ed Edward è alla base della presa di coscienza dell’Edward adolescente in merito al suo orientamento sessuale, Mark in un certo senso lo ha guidato n questo percorso. Non era lui la persona che gli ha fatto scoprire il suo orientamento, ma lo aiuta a uscire da una situazione un pò imbarazzante nata da un altro loro amico inconsapevole dell’effetto sortito sul nostro Ed. Questa scena mi ha un pò fatto tenerezza, devo ammetterlo.

Metty ribadisce sempre che “Ognuno racconta la sua verità e ogni versione merita di essere ascoltata anche se, purtroppo, i veri protagonisti di questi fatti così tragici non potranno mai raccontare cos’è successo davvero.” Sembra un messaggio abbastanza ovvio ma a me ha fatto molto riflettere visto che tutti questi ragazzi sono legati alla stessa persona tragicamente scomparsa – Mark e Adam direttamente, Edward ed Emmet indirettamente – e lo stesso Ed ha perso una sorella maggiore appena adolescente in una circostanza nella quale non si sarebbe dovuta trovare ma è stata trascinata lì da una sua amica invece di andare a scuola. Edward non ha mai conosciuto questa sorella, ma una parte di lui cova rancore perchè lui che era solo un bambino senza colpe si è ritrovato a essere messo da parte dai genitori, rimasti attaccati per tutto quel tempo allo spettro di questa ragazza. Megan, questo è il suo nome, è una figura che per lui non esiste non avendola mai conosciuta infatti la sua morte lo lascia totalmente indifferente e non è mai andato a visitare il Memoriale. Edward si chiede se questa indifferenza verso la sorella lo renda una pessima persona una volta che viene a sapere di Larry, Adam gli fa notare che sono due situazioni completamente diverse ed è normale che lui non si senta legato alla sorella maggiore dato che non si sono mai conosciuti e i genitori non gli hanno mai parlato davvero di lei. Gli dice di non forzarsi e di andare a visitare quel memoriale solo quando se la sentirà davvero.

I genitori di Ed si rifanno vivi dopo anni ma le cose precipitano velocemente: nessuno dei due accetta l’orientamento sessuale del figlio e litigano furiosamente perchè loro sembrano volergli suggerire di provare a uscire con la loro ex vicina di casa perchè “è diventata una bella ragazza”. Alla fine i genitori gli chiederanno scusa a seguito di un’aggressione che per poco non lo lascia in fin di vita e pensa che forse possono ricominciare perchè ora i genitori hanno capito i loro errori. Anche Kevin e Cloe si preoccupano ogni volta che Ed sparisce per ore senza avvisare e purtroppo lo fa spesso nei momenti di confusione. Un trope molto carino che, in un certo senso, troviamo alla fine di questo romanzo che coincide con l’inizio della vera maturazione di Ed è la Found family: i suoi amici e Adam sono la sua nuova famiglia e lui è il collante tra loro. Ora è circondato dall’amore del quale aveva bisogno.

In definitiva sì: ci sono molti momenti in cui Ed risulta veramente pesante anche se di base avrebbe ragione, ma in realtà sono proprio quelle reazioni a renderlo credibile e realistico dato che poi torna sui suoi passi e chiede scusa. In un mondo di Bad Boys che chiedono scusa per poi non cambiare minimamente atteggiamento, un personaggio come Edward è ben voluto com tutti i suoi difetti.

Questi sono i miei “two cents” su questo romanzo, leggerò anche il seguito uscito questi ultimi giorni, Complicated Xmas, e l’altro romanzo, Ritorno a Breuddwyd.

A presto,

Cate L.Vagni

7 pensieri su “Amare è complicato, soprattutto se ti senti costantemente tradito e abbandonato ( Recensione SPOILER Complicated Love, Anna Esse)

  1. Sono curiosa di sapere cosa siano i “two cents” 😅
    Recensione davvero molto gradevole e super dettagliata ☺️
    Piccola domanda: siccome in parte mi rivedo nei comportamenti di Edward, non è che dietro quell’impulsività si cela un disturbo della rabbia?

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    • “Due spicci” ovvero “Opinione più o meno richiesta su dato argomento sia in positivo che in negativo ” diciamo che il significato è più o meno questo xD
      Eh è proprio il fatto che sia “super dettagliata” che in questo caso non è proprio positivo perché ho praticamente raccontato quasi tutto il libro senza volerlo e di solito in effetti mi so regolare anche se voglio analizzare un libro. Forse il fatto che si parli del protagonista ha reso tutto più complicato e involontariamente ho dato troppi particolare 🙈
      Non lo so in realtà. Può essere che non sia voluto ma ci somigli molto. È un disturbo così poco conosciuto che ci sta che sia una rappresentazione involontaria

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