I secondi libri di una saga, si sa, rischiano di essere eccessivamente lenti e privi di sviluppi significativi per la trama ( come questo ), ma non è questo il caso: Il dominio dell’Erede è un secondo volume molto valido che porta un’evoluzione interessante ai personaggi.

Per saperne di più sul primo capitolo della saga, L’amuleto, vi rimando alla recensione, anche perchè, essendo il secondo, non posso dire molto sulla trama.
Ci sono alcuni aspetti che mi hanno particolarmente colpito e mi sembrano degni di nota sui quali mi volevo soffermare:
Nei libri per ragazzi raramente ci si ferma a parlare del primo ciclo del personaggio femminile, capisco che in un fantasy può essere abbastanza strano da leggere e non te lo aspetteresti mai anche se spesso i personaggi principali sono adolescenti, ma neanche nei romanzi cosiddetti comtemporary se ne parla mai. Le mestruazioni vengono ricordate solo dopo un primo rapporto, magari non protetto, perchè la protagonista ha un ritardo eclatante e pensa di essere incinta. In effetti non capisco perchè.
Zac, in questo secondo volume, descrive con estrema delicatezza questo momento fondamentale per la crescita di Mizu, la più piccola del gruppo di protagonisti. Mizu ne è terrorizzata e lo rigetta, infatti ci sono indizi che suggeriscono che la ragazza stava seguendo una cura per lenirne gli effetti. Tra l’altro, il nome di Mizu è un nome parlante che richiama il suo Elemento e l’autore stesso ci spiega che le lingue del “nostro” mondo sono antiche e sono andate perdute nel suo universo narrativo, infatti Mizu sa cosa significa il suo nome ma non da quale lingua derivi. Adoro questi piccoli dettagli.
Il libro è ricco di personaggi e punti di vista per dare diverse prospettive e muoversi all’interno della mappa che Zac ha creato per questo mondo. Ogni personaggio ha un carattere definito e forte, ogni relazione ha sfaccettature anche inaspettate anche se magari parte in una maniera apparentemente prevedibile e “scontata” – due personaggi, Mizu e Ryan, sono “vittima” di un Instalove, trope che ormai i lettori odiano quasi visceralmente quasi ai livelli dei Friends to Lovers, ma nel secondo libro, proprio nel momento in cui sembra che la loro relazione sia consolidata e Mizu stia per diventare la sua Regina, le carte in tavola cambiano e la natura dei loro sentimenti viene messa in dubbio dal protagonista, Samas, che a sua volta prova qualcosa per la sua cara amica . – e c’è anche una relazione saffica che in questo mondo non è vista di buon occhio e, tra l’altro, una delle due ragazze coinvolte, Megara, dovrebbe tecnicamente essere la futura regina e spera che Mizu, che tutti credono essere davvero innamorata del re prenda il suo posto per darle la possibilità di stare con la sua amata, costretta a fingersi la sua ancella. La stessa Megara, che dovrebbe diventare regina, è combattuta tra l’amore per la sua “ancella” e l’attrattività della vita di Corte con le sue feste sfarzose e i suoi privilegi. Ho trovato questo conflitto interiore molto realistico e interessante.
C’era un dettaglio in particolare su Samas, che non mi aveva mai convinto del tutto: ci viene detto che è orfano e non sa niente di sè, un trope molto utilizzato nel fantasy, ma io ero sicura che mancasse qualcosa dato che questa convinzione è durata per due libri e mi stavo insospettendo. E’ Mayra, che stava indagando dal primo libro, a scoprire la vera identità del suo amico anche se ancora non gliel’ha comunicata perchè viene a galla insieme a tutti gli altri problemi che affliggono il regno nelle ultime pagine. Chi è il vero erede perduto tra lui e Ryan, ormai incoronato con quello che dovrebbe essere il suo nome di battesimo?
Speriamo che la saga continui, perchè è ferma da almeno due anni ed è un peccato dato che questo cliffhanger non lascia presagire niente di buono. L’autore ha scritto anche un terzo libro che non ha nulla a che vedere con questo universo magico e si intitola Shadows- L’Ordine delle Ombre. Conto di leggere anche questo.
Ci sono molti spunti che meritano di essere approfonditi e una situazione molto intricata ma avvincente. Se vi ho incuriosito vi aspetto nei commenti.
A presto,
Cate L. Vagni
( PS: Per conoscere meglio la casa editrice TriskEdizioni, vi lascio qui l’intervista che fa parte della mia tesi magistrale e ho ripubblicato qui perchè mi sembrava interessante )
Concordo: nei romanzi non si parla mai di ciclo mestruale (relegato solo agli spot degli assorbenti), quindi immagino davvero il tuo stupore e spero che sia stato trattato con l’accuratezza e la delicatezza che merita (trattandosi della prima volta).
Visto che il terzo libro parlerà di altro, il finale rimane aperto o si conclude in maniera netta?
Perché l’instalove viene odiato? Per il fatto che non si possa amare una persona a prima vista, ma che si possa provare solo attrazione oppure perché è un cliché strausato?
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mizu prova repulsione per il ciclo proprio perché stava facendo una cura per bloccarlo. Zac è stato delicatissimo e mi è piaciuto tanto come ha descritto i suoi sentimenti a riguardo.
Io terzo romanzo che ha scritto è una storia separata da questo universo narrativo quindi quando continuerà TOLAS riprenderà da dove si è interrotto visto che ne sono successe di tutti i colori 🙈
Come ti ho detto tante volte, l’instalove viene spesso fatto passare per amore vero e non per una semplice infatuazione che può passare da un momento all’altro, per questo i lettori non lo sopportano. Io perlomeno nell’ultimo romanzo che ho scritto lo faccio ammettere al mio coprotagonista che sa che la sua è solo un’infatuazione e si deve impegnare se vuole che la protagonista vada oltre la sua apparenza e lo ricambi. A livello fisico lo fa ma chiaramente non basta, ci vogliono anche i sentimenti romantici in questo caso. La cosa che mi ha fatto morire del libro di Zac è che in realtà gli instalove sono due: quello che ho descritto, che si trascina dal primo volume, e un secondo tra il protagonista e la cugina dell’amica della quale è innamorato. Infatti si vede che il secondo caso è davvero molto poco credibile ed è palesemente solo una cotta passeggera anche se tutti, compresa la famiglia degli amici di lui nonché cugini di questa ragazza, già li pensano sposati. Ho adorato questa cosa e mi ha fatto morire dal ridere. Zac è stato ingegnoso 😉
"Mi piace""Mi piace"
Certo è importante che non passi l’idea che esiste “l’amore a prima vista” ma esiste “l’infatuazione o l’attrazione estetica a prima vista” 😅 e l’amore deve essere usato come spinta emotiva per creare una realtà di coppia continuativa
"Mi piace"Piace a 1 persona
Hai ragione ma sono pochissime le persone che sanno che esiste un concetto come l’attrazione estetica, per la maggioranza è la stessa cosa. Anche perché le rom-com spesso comunque sovrappongono le due cose e l’amore a prima vista è il motore di tutto anche se in effetti non c’è affinità nella coppia
"Mi piace""Mi piace"
Non è che l’autore ha deciso di lasciare un finale aperto, semplicemente ha cominciato due progetti in contemporanea infatti sono due saghe completamente diverse tra loro. Anche perché se mi lasci con un finale mozzato in questo modo mi accodo a tutti i lettori “hater” dei finali aperti. È scomparso uno dei personaggi principali quindi è abbastanza problematica la questione 🙃
"Mi piace""Mi piace"
La cosa un po’ comica di tutta questa dinamica di relazioni tra personaggio è che il protagonista incasina tutto con un solo gesto: già dal primo libro si capiva che ha una cotta per questa sua cara amica che si infatua del futuro re e sembra ricambiata, ma nel secondo amoreggia con la cugina di lei e il fratello di lei, nonché suo migliore amico, è il primo che continua a fare battute tra un eventuale matrimonio tra l’amico e la cugina ma è abbastanza geloso della sorella. A un certo punto la ragazza mette in discussione i suoi sentimenti a poche ore dall’incoronazione e il futuro re manda il protagonista a parlarle. Lui ha la brillante idea di baciarla invece di parlarle e lei realizza in quel momento i suoi veri sentimenti andando completamente in crisi. Bene ma non benissimo 🙃
"Mi piace""Mi piace"
Oddio che dinamica amorosa complessa 🙃
"Mi piace"Piace a 1 persona
Interessante la questione del ciclo. A me viene in mente Carrie o La cura dal benessere, ma sono entrambi thriller sovrannaturali.
E altra cosa strana: pur essendo dominanti nel cinema e nel porno per uomini etero, non si legge spesso in letteratura di relazioni saffiche. Indica molto il target di riferimento
"Mi piace"Piace a 1 persona
Il secondo thriller che hai suggerito non l’ho mai sentito, mi informerò.
Stanno iniziando ora a nascere storie ya con relazioni saffiche principali: c’è la serie prodotta da Dana Terrace per la Disney chiamata The Owl House che ha una relazione saffica tra una ragazza bi ( protagonista principale) e una lesbica. Sono davvero carine e la loro relazione è molto naturale e spontanea. Anche Shera ha alla base una relazione saffica ma ha diversi problemi perché una delle due è abbastanza tossica.
"Mi piace"Piace a 1 persona
È un film di qualche anno fa unisce Shutter Island a Lovecraft
"Mi piace"Piace a 1 persona
Capisco ☺️
"Mi piace"Piace a 1 persona