Un libro sovraffollato ( La legge dei Lupi, Leigh Bardugo, Grishaverse #7)

Nonostante le pessime premesse e la maggioranza schiacciante di recensioni negative, ho deciso lo stesso di concludere questa dilogia per capire quanto poteva cadere in basso. Preparatevi, perchè questo libro degenera di pagina in pagina e rovina tutti i suoi personaggi, uno dietro l’altro. Oggi parliamo de La legge dei Lupi di Leigh Bardugo, secondo volume della dilogia “di Nikolai” – o. almeno, la promessa era questa ma Nikolai non ne esce per niente in maniera dignitosa, ma ci sarà tempo di approfondire… –

Leigh Bardugo, La legge dei lupi, Grishaverse #7, Mondadori, 2022
Noi fan del Grishaverse -e di Nikolai – come Giovanni una volta terminato questo scempio.

I problemi sono tanti, ma andiamo per gradi: in questo libro ci sono troppi punti di vista e troppi ritorni di personaggi conosciuti ma inutili per la trama visto che, a conti fatti, sono statici e senza alcuno sviluppo. I due punti di vista che potevano non esserci sono quelli di Mayu e del Monaco, che altri non è che l’Oscuro redivivo e (mal) celato nel corpo di Yuri. Mayu è la guardia del corpo della Principessa Ehri, scelta come sposa per Nikolai e amata dal suo popolo, ovvero quello di Shu Han. Nel primo libro la ragazza aveva preso le sembianze della principessa per compiere un regicidio fallito miseramente, anche perchè quello che è stato assassinato non era nemmeno Nikolai, ma un povero malcapitato completamente incapace di imitarlo e stare al pubblico. Ehri e Nikolai non convoleranno mai a nozze perchè il matrimonio sarà interrotto da un attacconemico e la principessa tornerà nel suo Paese. Il PdV di Mayu è inutile perchè è un personaggio che non ha una sua caratterizzazione forte e riconoscibile: è una guardia e a Shu Han le guardie reali sono tutte donne, ma, allo stesso tempo, non si sente abbastanza femminile, esattamente come un altro personaggio che analizzerò nel corso di questa lunga recensione. Ehri è una principessa che non vuole assolutamente regnare, ma vorrebbe solo passare la sua esistenza a cantare le gesta dei soldati e suonare. Ehri è adorata da tutti ed è buona, troppo buona, un vero angelo che continua a perdonare una sorella, la regina Makhi che attenta costantemente alla sua vita e Mayu serviva proprio per uno di questi tentativi di ucciderla. Questa non è bontà o buona fede, è stupidità. La situazione tra le sorelle viene risolta dalla nonna, regina anziana e rispettata, che le fa regnare insieme in co-reggenza, soluzione ottima visto Makhi odia Ehri. Sicuramente adesso Shu Han ha un governo stabile, certo.

Il Monaco viene sgamato in tempo zero perchè tutti coloro che conoscono Yuri lo guardano senza riconoscere i suoi lineamenti. Infatti l’Oscuro si rivela, alla fine. Anche questa idea è banale e facilona visto che ha ripescato l’antagonista originale solo per tentare di dargli una redenzione e questo è, sinceramente, inopportuno: a causa sua Nikolai convive con un demone interiore, Zoya è orfana e Genya è stata sfigurata per ripicca. Genya, tra l’altro, è rimasta vedova a causa di un attacco nemico in cui David ha deciso di sacrificarsi per tutti loro. Questa ragazza non ha pace, poveretta: dopo una vita in cui l’Oscuro l’ha usata come spia e ha dovuto essere l’amante del re perchè il suo potere di Plasmaforme è basato sull’estetica, aveva capito che era valida come persona anche senza la bellezza e una cicatrice non è un’onta ma non ha nemmeno il tempo di godersi il suo matrimonio.

La nuova relazione di Nina è un altro problema enorme, non tanto per l’orientamento sessuale di Nina, ma per la costruzione del personaggio che diventa il suo nuovo interesse amoroso: questa persona -non voglio usare il suo nome per un motivo preciso, lo capirete più in là – è la figlia del vecchio capo di Matthias. che si scopre essere stato ucciso da Joran, il giovane Druskelle nuovo pupillo di quest’uomo. Questa ragazza è una Grisha e Nina la aiuta a connettersi con il suo potere, questa ragazza sa di non essere la figlia che il padre voleva perchè non gradisce affatto un’educazione da principessa che dovrà maritarsi – un pò come Mayu mentre è trasformata in Ehri, per questo dico che quel personaggio è inutile e non ha solidità nella sua caratterizzazione – e vuole solo cavalcare. Se Matthias non si fosse innamorato di Nina, tradendo i dettami dei Druskelle, avrebbe rappresentato il figlio che quest’uomo voleva e la ragazza lo sa. Non dico che Nina dovesse piangere Matthias per sempre, ma queste due erano perfette come amiche, l’innamoramento mi sembra così forzato. Non voglio usare il nome della ragazza perchè, seguendo il percorso che la Bardugo le dà, sarebbe un deadname: lei, destinata a sposare un principe che non ama, alla fine prenderà le sue fattezze e il suo nome e diventerà a tutti gli effetti un ragazzo. Dovrebbe essere una metafora dell’ affermazione di genere delle persone trans e a parte della comunità trans è piaciuta, quindi ben venga, ma mi sembra un pò campata per aria visto che, in teoria, continuano a chiamarla Hanne – il nome con la quale è nata – e l’altro non è un nome d’elezione ma quello del principe assassinato, Rasmus. Ci sono criticità evidenti in questa rappresentazione, che non è completa, ma se comunque ha aiutato alcune persone a sentirsi meglio, non discuto.

Ma veniamo alla coppia di punta di questo scempio composta dai due protagonisti principali: la Zoyalai. Zoya, nel libro precedente, aveva incontrato il Grisha Juris che le aveva detto di dover tirare fuori il suo drago interiore e controllare tutti gli elementi. Ecco, avrei preferito che quella del drago restasse una metafora per indicare la sua vera potenza, che comunque c’è visto che è la comandante dell’esercito del Re, non che diventasse una manifestazione effettiva così esagerata e a tratti ridicola per elevarla. E poi, capisco farle controllare l’acqua dato che è una Chiamatempeste e quindi di base già manipola la pioggia e i fulmini, ma il fuoco cosa c’entra? Così è decisamente troppo over powered e il suo personaggio perde di senso. Zoya diventa la Regina Drago e prende il posto di Nikolai sul trono come prima Grisha regnante. Altra soluzione che, di fatto, non elimina il problema iniziale infatti Zoya stessa afferma che, per quanto ami Nikolai, dovrebbe sposarsi con un altro Re per fini politici.

Zoya trasformata in drago, io la immaginavo così.

Prima di affrontare l’affair Nikolai, parlo di altri due grandi ritorni del tutto superflui che rallentano ancora di più la trama: quello della protagonista originaria, Alina Starkov, e dei tre Corvi rimasti uniti ora che Nina è a Fjerda sotto mentite spoglie e Inej è diventata una piratessa che cerca i trafficanti di uomini per salvare ragazze che. altrimenti, sarebbero vendute nei bordelli com’è successo a lei, ovvero Jesper e Wylan – ufficialmente fidanzati – e Kaz che regge il lume anche se dovrebbe essere il capobanda. Alina è una protagonista che il fandom ha sempre criticato perchè rinuncia ai suoi poteri per vivere una vita tranquilla insieme a Mal e occuparsi degli orfani del luogo dove è cresciuta. Le scene dove Alina e Mal compiono sono abbastanza imbarazzanti dato che è palese che lei non vuole assolutamente avere più niente a che fare con l’Oscuro, ma alla fine lascia i suoi Evocaluce a Zoya e Nikolai. Alina pronuncia una frase fin troppo fuori dal personaggio sul finale: afferma che, se avesse saputo prima che Sturmhond non era un pirata fuori legge ma il principe di Ravka, forse non lo avrebbe respinto. Sì, come no, proprio lei che rinuncia ai suoi poteri perchè non vuole responsabilità e vuole solo vivere in pace con il suo unico, vero amore, Mal Oretzev.Riprovaci Leigh, se proprio vuoi convincermi che Nikolai avesse una remota possibilità con Alina e ci fossero sentimenti romantici tra loro, perchè così non funziona per niente.

Il mood durante buona parte della lettura, soprattutto sul finale. Assolutamente ridicolo.

Kaz, Wylan e Jesper servono solo per rubare il titanio che verrà usato per migliorare l’artiglieria contro Fjerda. Non aggiungono niente a una trama già lenta e a una guerra che viene dimenticata per la maggior parte del tempo.

Nikolai è un allocco totale: se in alcuni momenti riesce comunque a mostrare il suo charme e la sua vena ironica, soprattutto in opposizione a Zoya, per quasi tutto il tempo prende decisioni troppo sciocche e impulsive per essere un valido regnante. Già dal fatto che decida di vanificare tutto il lavoro che Alina ha fatto nella trilogia andando a cercare l’Oscuro e risvegliandolo, capiamo che, forse, questa volpe troppo astuta, non lo è così tanto come vuole farci credere la Bardugo. Sento spesso usare il termine Character assassination, che qui parafraserò come “Sminchiamento totale del personaggio”, per situazioni come questa, e lo è in piena regola. Per quanto tutti i personaggi subiscano un’involuzione totale, quello che succede a Nikolai è il declino inesorabile in una dilogia che prometteva una sua crescita vera come persona e regnate. Nikolai è figlio illegittimo del Re e nato dalla relazione della regina con un certo Magnus Opjer, i due si incontreranno a un certo punto, ma non cambierà granchè a livello di trama. Anche se è nato come un affabulatore furbo e ribelle, più si va avanti, più diventa sciocco e immaturo. Il demone che ha dentro a causa della maledizione dell’Oscuro è ormai mansueto e sa evocarlo a suo piacimento, ma lo fa nel momento più sbagliato: durante la guerra, mettendosi in prima linea. E’ una decisione troppo impulsiva per un Re, anche se sta per perdere il conflitto. Tra lui che diventa un demone e Zoya che diventa un drago questo conflitto pare una barzelletta. Credo proprio che soprannominerò il demone Sdentato, a questo punto. Solo per questo, Nikolai e Zoya potrebbero rappresentare la coppia perfetta visto che pure lei, che di solito lo rimetteva in linea quando le sue idee superavano il limite dell’assurdo e della spregiudicatezza, perde completamente la ragione e si trasforma, uccidendo anche parte del suo stesso esercito. Avevano un sacco di potenziale, ma è la storia che non va: ho trovato sinceramente fuori luogo che i due si perdano in elucubrazioni melense mentre l’esercito che Zoya dovrebbe comandare sta andando allo sbaraglio per la paura di non rivedersi, che ci sta, ma qui è inserita male. Nikolai, tra l’altro, non subisce conseguenze per aver risvegliato il demone proprio in quel contesto: sa che potrebbe perdere l’appoggio del popolo e, infatti, per poco non viene esiliato. Sarebbe stato meglio se lo avessero esiliato davvero e, invece, si offre di diventare il consigliere di Zoya, perchè lei non vuole perderlo, ma, di fatto, diventa principe consorte. E’ quasi un premio anche perchè può continuare a essere Sturmhond per la Regina anche se ormai non è più un’identità segreta, quindi, in ogni caso, non ha responsabilità di nessun tipo e resta un ragazzino ribelle che fa il pirata. Non ha più alcuna dignità e vive per compiacere Zoya.

Qui lo dico e lo sottoscrivo: se un personaggio deve essere rovinato così, tanto vale ucciderlo subito. Nikolai fa solo pessime figure in questa dilogia, sinceramente.

Ho finito questa recensione ipercritica, spero vivamente che questa saga sia finita e non esca altro, ma sappiamo tutti che non sarà così e ci troveremo un terzo volume di Sei di Corvi, non si sa tra quanto. Già tremo all’idea.

Vi aspetto nei commenti,

A presto,

Cate Lucinda Vagni

29 pensieri su “Un libro sovraffollato ( La legge dei Lupi, Leigh Bardugo, Grishaverse #7)

  1. Amen. Che poi voglio dire ogni volta la Bardugo uccide puntualmente il personaggio sbagliato è proprio un vizio. Poi vabbé sulla Nina x Hanne neanche mi esprimo, non conosco persone a cui sia piaciuta come ship, se devi fare rappresentazione così tanto vale non farla.

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  2. Mi sono divertita troppo a leggere la tua recensione, che tu definisci ipercritica, ma che io ritengo assolutamente comica, sin dal titolo. Ovviamente non conoscendo la saga, soprassiedo sulla trama, ma concordo con te sul fatto che si può essere buoni solo quando si vede un reale miglioramento da parte dell’altra persona; se si elargisce bene a chi essenzialmente non lo vuole, a chi cerca di trarne vantaggi personali o addirittura a chi cerca di fare del male, si diventa stupidi e ci si mette alla mercé dell’altro. Inoltre, ho adorato l’espressione “Sminchiamento totale del personaggio”, giuro XD ma quindi l’autore ha voluto buttare tutto in caciara volontariamente? perché ha fatto queste scelte secondo te?
    p.s: l’immagine del drago mi ha fatto volare nell’iperuranio XDXDXD

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    • La Bardugo, come ogni autore del suo calibro, sa che i lettori compreranno comunque il libro anche se poi le promesse non vengono mantenute, come in questo caso. L’ unica risposta è questa.
      Ho dei livelli di sfinimento talmente alti che non ho resistito a fare quel paragone con la dragonessa di Shrek. Comunque in privato ti mando il video con la parte del “Ridicolo, assolutamente ridicolo” così capisci con che tono va letta quella citazione 🤦‍♀️

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    • Tra l’altro è triste come quel personaggio che non su riconosce nel genere femminile e ha una relazione con una ragazza che poteva benissimo essere pansessuale, alla fine diventi a tutti gli effetti un ragazzo quando poteva benissimo restare una ragazza non binary ( uso arbitrariamente questa etichetta visto che l’ autrice non esplicita l’ etichetta del personaggio ed è la prima che lo misgendera per tutto il romanzo) che non si trasforma con la magia in una persona del genere opposto. Mi sembra molto fuorviante come rappresentazione anche in un contesto fantasy. Quella coppia non funziona e la storia di questa ragazza sembra una versione brutta di quella di Lady Oscar perché è la figlia femmina di un uomo che, come trova un ragazzo che lo rende fiero, lo sostituisce a quella figlia che non sarà mai la sposa perfetta perché non vuole avere niente a che fare con le “cose femminili”

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      • Mi ero immaginata che ci fosse qualcosa che non andava nella rappresentazione, altrimenti non avresti mai scritto una cosa così, visto che entrambe apprezziamo le coppie ben costruite. La versione brutta di Lady Oscar… Cate sto adorando la tua sagacia 😂

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        • Tra noi fan della saga è paragone molto gettonato e scontato in realtà. E Nina è canonicamente pan, a dirla tutta. Quindi non c’era assolutamente bisogno che l’ altra prendesse le sembianze della persona che aveva assassinato diventando un maschio, serve solo alla trama perché non poteva regnare come donna in un Paese retrogrado come il suo, la verità è questa, purtroppo…

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            • Ed è pure molto sessista che lei detesti tutto ciò che è femminile per partito preso perché lo fa con così tanta veemenza de cadere nel peggiore degli stereotipi del “Non sono come le altre (sono meglio, perché la femminilità è debolezza e le cose da femmina sono noiose)”. Ok non riconoscersi nel proprio genere di nascita, ok voler cavalcare, ma così sminuisci tutte le altre. È brutto in questo modo. I ragazzi trans tendono a rifiutare tutto ciò che è femminile perché non lo sentono come proprio, immagino, ma non credo che si mettano a sminuire tutto ciò che è femminile con così tanta cattiveria. Non lo so

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              • Mi sento in piccola parte chiamata in causa come donna adrogina. Effettivamente anch’io non amo vestirmi canonicamente in maniera femminile, perché quando ho provato mi sentivo a disagio e non mi sono sentita letteralmente nei miei panni. Questo non mi rende avversa al femminile, anzi, come ben sai, io amo tutto ciò che è femminile. Ritenere che non vada bene per se stessi, non legittima a screditare in toto e con cattiveria l’intera categoria! Anche perché come giustamente fai notare, così perpetra gli stessi stereotipi, che potrebbe utilizzare un maschilista per puntare il dito contro il mondo femminile! E non c’è maggiore sconfitta di una donna, che assorbe e difende i dogmi del patriarcato senza metterli in discussione, ma portandoli avanti come vessillo di verità

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                • Che poi pure io ho un personaggio “maschiaccio” che tu conosci bene e respinge tutto ciò che è femminile, soprattutto dal lato sentimentale, solo perché pensa di passare per debole. Ma il mio personaggio quantomeno matura e capisce che affidarsi agli altri e fare squadra non ti rende debole. Non sto dicendo che una ragazza non può essere “mascolina” ( caratterialmente parlando), ma deve anche rendersi conto che è molto da bulli prendersela con le ragazze più empatiche e tranquille. Deve capire che sentirsi superiore la fa passare dalla parte del torto, alla fine. È questo il punto per cui sia Hanne che Mayu sono personaggi praticamente identici e la seconda poteva pure non esserci: una è una rappresentazione fatta un po’ così della disforia di genere e della transizione, l’ altra semplicemente non vuole comportarsi da principessa perché tecnicamente sarebbe una soldatessa in una società che ha un esercito quasi solo di donne e quel travestimento, infatti, non serve assolutamente a niente. Se è vero che alcune persone trans si sono accontentate di una rappresentazione palesemente mozzata in cui il percorso di affermazione di genere è gestito male vuol dire che sono talmente desiderose di rappresentazione da accettare pure una mezza macchiette…

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                  • Sì ho capito il tuo ragionamento e sono d’accordo sul fatto che hanno preso solo quel poco di buono che ha il personaggio, ma si sono accontentati di una rappresentazione manchevole sotto alcuni aspetti cruciali

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  3. Una vive in un Paese maschilista e per regnare deve per forza avere un corpo maschile, l’altra è una soldatessa in un Paese dove le guardie sono quasi tutte donne e sembra che, apparentemente, non ci sia spazio per una femminilità più “sentimentale”. Era un parallelismo anche interessante ma il secondo personaggio è scialbo quindi anche se non lo avesse inserito non sarebbe cambiato nulla. Purtroppo è così.

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