Vi presento Valeria Urbani e il suo esordio in self: il romanzo sci-fi Mal di Tempo

Oggi vi parlo del romanzo di esordio di un’autrice self che ho conosciuto tramite Tik Tik: Valeria Urbani. Come sempre ci saranno dei possibili spoiler sparsi per la recensione, perchè non posso astenermi del tutto dal parlare della trama per analizzare il personaggio che mi ha colpito più di tutti durante la lettura. Avviso per correttezza, perchè l’esperienza insegna ( questa recensione ne è la prova tangibile).

La protagonista del romanzo è una ragazza che viene dal XXII secolo, Alexis Huxley, che arriva nel nostro tempo grazie a una macchina del tempo insieme ai suoi amici Onyria e Ashley, nel nostro tempo si legherà a un ragazzo di nome Andy. La storia segue tre linee temporali: presente. in cui Alexis si risveglia senza ricordi e deve recuperare la memoria con la guida di una sorta di ologramma che lei ribattezza Claire, passato in cui la ragazza segue sè stessa e i suoi amici per recuperare la memoria e scoprire alcuni lati dei suoi amici che “l’altra Alex” non può vedere dato che vive tutto in quel momento, mentre l’Alex che si deve recuperare i ricordi e la sua identità può seguire anche i suoi amici per una visione più completa dei loro comportamenti, e futuro, ovvero il tempo dal quale provengono Alex, Onyria e Ash.

Durante questo viaggio temporale le due ragazze si allontaneranno e Alex inizierà a frequentare dei ragazzi del presente e Onirya si mostrerà molto contraria a questa scelta, a causa della sua paura dell’abbandono dovuta al suo passato e all’essere stata emarginata senza motivo da chiunque le si avvicinasse. Questa paura è degenerata in una forma di controllo in cui la ragazza rifiuta la sola idea che Alex abbia anche altri amici oltre a lei.

Mi ha colpito molto questo risvolto psicologico di Onirya: la ragazza è una influencer dipendente dai social che è sempre stata emarginata da chi si professava suo amico fino a poco prima. semplicemente perchè è una ragazza con uno stile particolare. Io la capisco, la paura di Onirya, perchè l’ho sperimentata per una vita intera e fa davvero male, ma la ragazza la estremizza davvero tanto fino a renderlo un atteggiamento quasi tossico. Nel corso della narrazione Onirya farà i conti anche con la presa di coscienza del proprio orientamento sessuale, che causerà un episodio di discriminazione gravissimo da parte di un’amica di Andy, e il fatto di essere neurodivergente. Onirya una mente estremamente razionale quindi, nel momento in cui ci sarà bisogno di pensare a un piano perchè i ragazzi scopriranno la verità sul progetto dei Crononauti, nei quali sono stati invischiati nel momento stesso in cui sono stati spediti nel passato, lei dovrà prendere in mano la situazione al posto di Alex, che è troppo impulsiva. Nel suo percorso di presa di coscienza di sè, Onirya arriva molto vicina a infrangere la regola più importante imposta ai ragazzi del futuro che si trovano nel passato: non intessere relazioni sentimentali con persone di quel tempo, visto che, almeno in teoria, prima o poi dovranno tornare nel futuro.

Il percorso di recupero dei ricordi e della propria identità che seguiamo tramite Alex è estraniante per buona parte della narrazione, dato che è “doppia”, ma, a un certo punto, per fortuna, la ragazza si ricongiungerà con “l’Altra Alex” e tutto avrà finalmente senso, anche perchè il fratello minore della ragazza, Kellin, raggiungerà il gruppo di Crononauti per svelare loro la verità dietro quel progetto e le sue conseguenze su di loro. Il titolo del romanzo rappresenta ciò che la protagonista prova: Alex non si è mai sentita a suo agio nel XXII secolo, ma, invece, adora il nostro tempo e si sente più a suo agio nella nostra epoca. Dettaglio che sarà decisivo nel momento in cui la ragazza dovrà scegliere se tornare nel futuro con Ash e Onirya, o restare nel passato con Andy.

Non voglio anticiparvi troppo, anche perchè penalizzerei Valeria, che è esordiente, e sarebbe un peccato perchè questo romanzo merita di essere letto per la cura che l’autrice ha riposto nella caratterizzazione dei personaggi e nella costruzione della trama, che, verso la fine, diventa davvero intrigante e ti tiene incollato alle pagine per vedere se il piano funzionerà e la verità verrà a galla. Per gli amanti della fantascienza e dei viaggi nel tempo è assolutamente consigliato.

Spero di avervi incuriosito e auguro a Valeria il meglio per questo esordio e i per i suoi progetti futuri.

A presto,

Cate Lucinda Vagni

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