Nella recensione di oggi vi parlo di un romanzo che mi è stato consigliato anni fa da mio padre: Le tre del mattino di Gianrico Carofiglio, edito Einaudi, pubblicato nel 2017.

Questo romanzo è narrato da Antonio, un uomo al quale è stata diagnosticata l’epilessia da bambino e questo ha inficiato negativamente sul rapporto con il padre, separato dalla madre. Antonio racconta di un viaggio a Marsiglia con il padre per raggiungere una clinica specializzata e i due passano una nottata a girare per i locali della città mentre l’Antonio adolescente ascolta il padre che racconta la sua vita e come ha incontrato sua madre. Durante questa passeggiata notturna i due incontreranno altre persone del posto e si interfacceranno con loro. In questo modo, Antonio recupera il rapporto con suo padre e lo conosce meglio.

Questo romanzo è uno slice of life, uno spaccato di vita di un padre e un figlio che si sono allontanati per anni e ora stanno provando a riavvicinarsi. L’Antonio adolescente è molto interessato a scoprire la storia del padre, mentre quello adulto che narra si dice amareggiato di non aver parlato con suo padre per così tanto tempo, come ci fa sapere nel prologo. Nella sua semplicità, questa storia è molto bella e commovente per il messaggio che dà.  Il padre muore poco dopo questo viaggio, per questo l’Antonio adulto evidenzia con amarezza l’errore di non aver coltivato quel rapporto negli anni, visto che quella passeggiata notturna per Marsiglia lo ha reso felice.

E’ il primo romanzo di Carofoglio che leggo e lo stile dell’autore mi è piaciuto molto, quindi penso che ne recupererò anche altri. La recensione è breve proprio perchè il libro stesso è riassumibile in poche righe, ma questo non rende il messaggio di fondo meno potente e importante.

Se conoscete l’autore e avete consigli su quale romanzo leggere prossimamente, fate pure. Vi aspetto nei commenti in ogni caso per dirmi la vostra.

Alla prossima,

Cate Lucinda Vagni