Altro articolo, altra recensione di un’autrice esordiente indie italiana: Marta K. Destler con il suo romantasy steampunk Il Battito dell’Orologio.
La storia è ambientata a Cambrica, cittadina steampunk. A Cambrica tutte le persone si trovano e scoprono di essere anime gemelle grazie agli Orologi, creati da Anima e Tempo, due entità misteriose che fanno legare le anime da secoli, tutte tranne Harriet Seward. almeno apparentemente. Harriet è una ragazza che studia Meccanica all’università, la Meccanica spiega come funzionano gli Orologi e la sua famiglia li costruisce da generazioni. Harriet ha due cari amici, Catherine e Beckett, e due fratelli, Albert e Lilibeth. Albert è sposato, Lilibeth è promessa a un uomo scelto dai genitori anche se il suo Orologio l’ha legata a un altro, quasi come a “compensare” il fatto che Harriet sia single e quindi debba rimetterci la sorella minore. Neanche Beckett ha ancora la sua anima gemella, infatti è una sorta di donnaiolo. Gli amici cercano di rincuorare Harriet, che si sente sempre in difetto perchè sembra che il suo valore verrà riconosciuto solo quando il suo Orologio troverà quello a cui legarla, come se il suo impegno e la sua dedizione nella meccanica non valessero nulla. Le cose cambieranno quando si trasferirà alla Clockwork House e, curiosando nella cantina, troverà un Orologio abbandonato che ticchetta ancora come se il proprietario fosse ancora vivo da qualche parte. Harriet deciderà di indossarlo e inizierà a sognare il proprietario. Da quel momento la sua vita cambierà per sempre e forse la sua Anima Affine sarà più vicina di quanto crede.
Questo esordio è assai valido per l’originalità. lo stile e il messaggio di fondo: per quanto si tratto a tutti gli effetti di un romantasy, la presenza degli amici di Harriet è altrettanto importante e sono sempre pronti a darle una mano e rincuorarla. Catherine le ricorda spesso che non si deve arrovellare troppo il fegato sulla ricerca dell’anima gemella, anche se il padre mette pressione. Albert, il fratello maggiore, si mostra fiero degli studi della sorella, a differenza del padre che continua a farle pesare il fatto che è single. La sorella minore prova un pò di risentimento per lei perchè il padre vuole combinare un matrimonio con un uomo ricco forzandola a rinunciare alla sua vera anima gemella, ma, per fortuna, alla fine anche lei avrà il suo lieto fine. Tutto il mistero legato al proprietario dell’Orologio recuperato da Harriet e di ciò che gli è successo è davvero ben costruito e intrigante.


Non voglio aggiungere altro perchè preferisco che lo scopriate se decederete di leggere il romanzo.
Spero di avervi incuriosito e vi aspetto nei commeti.
Alla prossima,
Cate Lucinda Vagni