Il mostro che voleva essere umano e la ragazza considerata mostro

Questo era un libro che volevo leggere da un pò e mi sono decisa dopo aver scritto il mio secondo fantasy, che ha un coprotagonista che ha poteri basato sulla musica esattamente come quello di questo libro, anche se il funzionamento è completamente diverso.

Victoria Schwab, Questo canto selvaggio, Giunti, 2016

La protagonista femminile rappresenta lo stereotipo della bad girl: si chiama Katherine Olivia “Kate” Harker ed è la figlia del rinomato cacciatore di mostri di Verity City, Callum e della compianta Alice. E’ una ragazza che viene costantemente cacciata da ogni scuola alla quale il padre la iscrive perchè si  mette nei guai e nessuno riesce a tenerla a bada. L’ultima scuola, che è un istituto religioso, la caccia perchè dà fuoco alla sua cappella. Infatti tutti la temono e la allontanano, soprattutto le ragazze. Dal canto suo, Kate non ci tiene particolarmente ad avere amici e infatti nel giro di mezzo secondo ha già minacciato una compagna alquanto smorfiosa puntandole il coltello alla gola.

A Verity City esistono tre specie di mostri; Corsai, Malchai e  Sunai. I Corsai vivono al buio e nascono da atti di violenza non letale, i Malchai sono mostri umanoidi dagli occhi rossi nati per uccidere perché formati a seguito di omicidi, e cacciano in solitudine, a differenza dei Corsai che hanno una “mente alveare” e sono gregari. E per ultimi, ma non meno importanti, ci sono i Sunai: veri e propri angeli vendicatori che nascono dalle tragedie, vedono le aure dei peccatori e usano la musica per condannarli. I Sunai sono odiati da tutti e hanno un aspetto umano finchè non perdono il controllo e la loro natura mostruosa non emerge. Il nostro protagonista maschile, August, è un Sunai che suona il violino e vive dai Flynn, con i fratelli adottivi Leo, che manifesta il suo potere attraverso qualsiasi strumento musicale, e Ilsa è soprannominata Angelo della Morte perchè i suoi poteri si manifestano attraverso il canto. Leo è nato dopo una sorta di suicidio di massa e ha un carattere cinico e sadico, gode nel giustiziare le sue vittime e pensa di avere il pieno diritto di decidere che merita la morte, Ilsa è nata dopo l’esplosione di un albergo e vive segregata nella sua stanza nella casa dei Flynn, è una ragazza dolce dallo sguardo perso e “frammentata”, nel vero senso della parola, come conseguenza della catalisi che l’ ha generata. E August? Beh, lui, semplicemente, non ne ha idea: è “comparso”  dal nulla dopo un ennesimo evento catastrofico nel mezzo di una mensa scolastica con le fattezze di un dodicenne ed è da sempre una persona estremamente riflessiva che si chiede se è giusto uccidere delle persone, a differenze dal fratello che lo prende sempre in giro per questi suoi rimorsi di coscienza e percdesidera diventare umano. La famiglia Flynn, che forma la Flynn Task Force, agisce durante la notte per condannare i peccatori e vive a South City, la parte sud di Verity, mentre gli Harker vivono a North City. Tra i Sunai e i cacciatori c’è una tregua che si sta lentamente disfacendo e la città è spaccata in due dalla Barriera per tenere separati umani e mostri. Henry, padre adottivo dei ragazzi, decide di mandarli alla nuova scuola di Kate per tenerla d’occhio sotto falsa identità: August si chiamerà Frederick Gallagher.

I Sunai hanno anche un secondo potere del quale la gente non si accorge: riescono a stabilire una connessione emotiva con ogni persona che si avvicina a loro e questa inizia a sfogarsi con loro. Per August questo potere è fonte di disagio perchè non vorrebbe. Una volta arrivato alla Colton, la scuola di Kate, infatti succederà l’impensabile: Kate, che allontana tutti in malo modo, si avvicina spontaneamente ad August e i due conversano come se fossero amici. Ma Kate è scaltra e si insospettisce vedendo che il ragazzo, pur avendo il violino sempre con sè, rifiuta di suonare. Ecco, grazie a questo libro ho scoperto un nuovo trope che mi è intrigata da morire: Enemies to Reluctant Allies ( to Lovers, ma non questo libro). Kate, che vuole guadagnarsi il rispetto del padre, scopre in poco tempo chi è veramente “Freddy Gallagher” e progetta di consegnarlo al padre, ma cambia idea molto presto.

La famiglia di Kate ha un Malchai di nome Sloan come maggiordomo che sarà il capo della ribellione contro il dispotico padre della ragazza, e attaccherà la scuola dei ragazzi, costringendoli a fuggire insieme per salvarsi. Da qui diventano effettivamente “reluctant allies” e iniziano a legare per davvero durante la fuga, proteggendosi a vicenda. August dice a Kate che, nonostante tutto, la sua aura non è rossa come quella di tutti i peccatori che condannano ogni giorno.

( E, comunque, nella mia testa, August suonava questa melodia mentre prendeva le anime dei peccatori:

E’ una melodia così malinconica che mi mette tristezza, io penso che sia calzante )

A un certo punto Kate chiede ad August perchè desidera così tanto essere umano e lui risponde che vuole sentire: i Sunai, in quanto creature semidivine dall’aspetto umano, non avrebbero bisogno di mangiare – lo fanno solo per evitare di soccombere alle tenebre, ma in realtà non provano alcuna soddisfazione nel farlo perché non hanno il senso del gusto –e non provano dolore – sono invulnerabili per natura– , August vuole sperimentare queste sensazioni per sentirsi vivo qualche volta, ma, per farlo, deve spingersi al limite e scivolare nelle tenebre. August si sente perso da sempre e non sa nulla di sè, è stato adottato dai Flynn ma è comunque una bambino senza un’identità da quando è stato catapultato nel mondo – visto che i Sunai appaiono umani, ma non lo sono, trovo più calzante questa espressione rispetto a “è nato” –. A me fa tantissima tenerezza questo ragazzo. Kate, invece, desidera solo che il padre la consideri una Harker degna di questo cognome, padre che la ignora da quando la madre è morta durante una missione. Le famiglie dei due ragazzi sono nemiche e infatti Il padre di Kate accuserà August di aver rapito sua figlia anche se lei è la prima a smentire la voce contattandolo. August rischia di arrivare al limite perchè non si nutre da troppo tempo e Kate capisce che, se gli resta vicino, lui rimane lucido.

Vedete, è prematuro vederli come una coppia in senso romantico, eppure hanno un potenziale enorme per diventarlo ed essere una coppia davvero sana. Le loro interazioni, dal mio punto di vista, sono sempre state naturali e ben fatte ( se escludiamo il momento in cui la delicatissima Kate tenta di accoppare August perchè ha scoperto la sua vera natura e vuole consegnarlo al padre, ma cambia subito idea, quindi. ) soprattutto nei momenti di maggior tensione. Si coprono sempre le spalle e lottano insieme dal momento in cui si ritrovano a fuggire dai Malchai che li hanno attaccati. Nell’istante in cui Kate è ferita e sanguinante, August la protegge con il suo violino. Leo, che non ha mai preso sul serio August per il suo carattere, lo provocherà finchè non cederà e libererà la sua parte mostruosa davanti a Kate per poi uccidere suo fratello. Leggere di loro mi ha dato una soddisfazione che non ho mai provato nemmeno con le mie ship preferite di sempre.

Recupererò sicuramente Questo oscuro duetto\ Our dark duet, secondo volume della dilogia dei Mostri di Verity, e tutti gli altri libri di V. E. Schwab.

Aspetto riflessioni e pareri nei commenti se qualcuno ha letto il libro,

A presto,

Cate Lucinda Vagni.

6 pensieri su “Il mostro che voleva essere umano e la ragazza considerata mostro

  1. Ci sono due cose che ritengo molto valide di questo libro: la prima è la nascita di creature da eventi catastrofici o malvagi, che portano alla morte molte vittime: non so se è nuovo questo trope o se è già stato riutilizzato in passato, ma reputo molto particolare che gli angeli e le altre creature non vengono più viste come esseri immortali, ma addirittura come creature che nascano dalle nefandezze umane; la seconda è il trope super coerente e realistico enemies / reluctant allies

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    • Io dico che August è palesemente la versione sana di Edward Cullen perché hanno più o meno le stesse caratteristiche da creature pseudo immortali e dall’ aspetto umano, ma August non fa nessuna di quelle cose inquietanti di Edward xD comunque si, se nei libri moderni non fossero tutti fissati con lo spicy anche tra nemici, per costruirli in maniera credibile devono essere riluttanti alla vicinanza. Invece tra i due “nemici” c’è sempre una tensione erotica esagerata e in realtà si vorrebbero palesemente saltare addosso. Ho apprezzato molto che August e Kate abbiano legato in maniera naturale e non ci sia quel tipo di tensione perché forse sarebbe stata un po’ fuori luogo nell’ ambientazione del libro. Ovviamente è fortemente sottinteso che alla fine si sviluppino sentimenti romantici tra loro ma solo questo, nulla di più. Questo trope dovrebbe essere usato più spesso proprio perché è realistico, poi in questo caso in realtà sono i genitori a odiarsi più che i ragazzi infatti ci ho creduto poco che si odiassero perché August è troppo puro per odiare qualcuno e per Kate viene detto subito che lo vuole consegnare solo per sentirsi elogiare dal padre. Tutto ha funzionato davvero bene e sono felice di questo.

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        • Come demolire un trope in una frase 🙃 no, semplicemente dipende da come lo fai. Va bene che si crei anche quel tipo di tensione ma se è un fantasy magari ricordati che pure il contesto conta e non è solo un modo per creare un’ ambientazione suggestiva. Te ne devo raccontare una che ho sentito in una recensione di un libro che fa parte di una saga piuttosto famosa che ha veramente dell’ assurdo xD

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          • Certo, ma passare dall’odio all’amore è un evento assai raro, ecco perché bisogna che l’autore sia in grado di fare una rappresentazione onesta e realistica senza romanticizzare dinamiche tossiche. E sì, l’ambientazione fantasy non serve solo a creare hype 😅 Ok, ho timore ma racconta 😉

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  2. Pingback: A volte le coppie migliori non sono romantiche: Kate e August nella dilogia de I Mostri di Verity di V. E. Schwab | Daydream On a Bookshelf – Piccolo scaffale dei sogni

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