Futuro meteorologo e quasi detective: vi presento Ted

Per il Mese della consapevolezza e dell’accettazione dell’autismo, iniziato il 2 aprile, vi parlo di un libro che avevo in lista da molto tempo, ma del quale rimandavo continuamente la lettura per via di alcune idee sbagliate che mi ero fatta quando l’ho analizzato per la bibliografia realizzata durante il tirocinio presso la Biblioteca Tiziano Terzani durante il mio percorso di laurea magistrale. Il libro in questione è Il mistero del London Eye di Siobhan Dowd, che in realtà ho ascoltato in audiolibro. Di questa esperienza parlerò in un articolo dedicato che spero di riuscire a pubblicare per la Giornata Mondiale del libro e del diritto d’autore del 23 aprile.

Il romanzo è uscito nel 2007 per Uovonero, casa editrice che, con la sua collana I geodi, vuole raccontare la neurodivergenza e la disabilità ai più piccoli.

Siobhan Dowd, Il mistero del London Eye, Uovonero, 2007

Quando lo lessi velocemente per la bibliografia citata sopra, ci furono due cose che mi fecero storcere il naso: la prima era che il protagonista parlasse di Autismo ad Alto Funzionamento e la seconda è che Ted si mettesse a fare il detective anche se ha solo dodici anni. Il fastidio nei confronti del secondo punto nasce a causa de Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon, primo libro con un protagonista autistico che ho letto durante il percorso diagnostico, dove il protagonista si improvvisa detective anche se il padre gli dice di smettere solo perchè hanno ucciso il cane dei vicini, al quale lui era molto affezionato. In realtà i due protagonisti, ovvero Ted e Christopher, non hanno assolutamente nulla in comune – se non la condizione neurologica, ovviamente – e Ted non intralcia la polizia nelle indagini come fa l’altro con la sua indagine completamente inutile, anzi, indirettamente ci collabora anche perchè la persona oggetto dell’indagine è un suo parente, quindi mi pare il minimo che voglia cercarla. Per il primo punto era un fatto puramente personale perchè in quel momento ero particolarmente suscettibile a certi termini, ma, dopotutto, il mio libro del cuore parla di Sindrome di Asperger, di conseguenza ho capito che si può soprassedere sui termini se la rappresentazione è ben fatta e i temi trattati sono fondamentali, come in questo caso che, tra le varie cose, parla di razzismo. Non leggerlo solo perchè Ted parla di Alto Funzionamento sarebbe stato un errore enorme e una valutazione alquanto superficiale del libro stesso.

Dopo questa ammenda personale, passiamo al libro.

Ted vive a Londra con la famiglia, lui e la sorella Kat, detta anche Kat-astrofe, con la quale ha un rapporto molto complesso e non sempre vanno d’accordo. Ted è un ragazzino dotato di una grande capacità intuitiva e ironia, che sogna di diventare meteorologo e si addormenta ascoltando il Bollettino dei naviganti. E’ stata un’esperienza catartica ascoltare con che dovizia di particolari spiega ogni modo di dire o ogni espressione facciale delle persone con le quali interagisce, mi ha fatto molto sorridere. La sua espressione facciale peculiare, soprattutto quando è confuso, è descritta come ” Un’anatra che non sa fare qua qua. “, che ho interpretato come lui che piega la testa di lato per indicare che non capisce bene cosa sta succedendo e penso di farlo anch’io a volte, quindi lo capisco. L’altra sua caratteristica peculiare che lo identifica è il fatto che grugnisce spesso, soprattutto se è infastidito o confuso. infatti durante le discussioni tutti gli dicono di “Non fare MMH”. In un certo senso capisco anche questo, perchè anch’io mi esprimo spesso così, soprattutto se mi innervosisco.

Il padre di Ted lavora come esperto di demolizioni e la sua squadre deve demolire il Casermone, il palazzo più alto del loro quartiere dove abitano persone emarginate dalla società. La quotidianità di Ted e della sua famiglia viene scossa quando la sorella della madre, Gloria, avvisa la famiglia che verrà a trovarli con il figlio Salim. Gloria è una persona molto esuberante e Salim è un ragazzino in parte asiatico, dettaglio importante per uno dei temi fondamentali del libro. La zia e il cugino arrivano da Manchester.

Ted, per descrivere il suo assetto neurologico, usa uno dei parallelismi più famosi per accostare la mente neurodivergente a quella neurotipica: paragonare il nostro assetto neurologico a quello di un computer e dice che gira su un sistema operativo differente. Una metafora semplice ma efficace. Si ritrova a dividere la stanza con suo cugino Salim e i due parlano: Salim subisce bullismo per essere per metà asiatico, come un altro suo compagno di classe e unico amico che viene chiamato paki anche se non è pakistano, ma è in grado di rimettere i bulli al loro posto tanto da essere definito Supremo, ovvero uno che merita rispetto e sa il fatto suo. Purtroppo, non si può dire lo stesso di Ted che è considerato uno sfigato e tutti lo tengono a distanza solo perchè è autistico, infatti a volte lui vorrebbe non esserlo. Il lato problematico della definizione data da Ted è proprio l’affermazione che i medici abbiano detto che lui è classificabile nella parte ad Alto Funzionamento dell’autismo. A oggi sappiamo che immaginare l’autismo come una linea continua divisa tra Basso e Alto Funzionamento è, per certi versi, fuorviante, è più corretto usare l’immagine dello Spettro della luce con le diverse sfumature e le co- occorrenze associate, come per esempio l’ansia ( sia sociale che generalizzata ) o la depressione. Si può perdonare questa terminologia anche perchè è un libro che, da questo punto di vista, è “vecchio”, essendo uscito nel 2008.

Il giorno seguente Ted, Kat e Salim girano per la città e decidono di andare sul London Eye, da qui succede il marasma: Salim sparisce e nessuno capisce dov’è finito. La prima persona simile a lui che viene trovata è annegata nel fiume, almeno apparentemente, purtroppo non si scoprirà mai chi è. Arriviamo al punto saliente: Kat mette la pulce nell’orecchio a Ted per indagare sulla scomparsa del cugino, ma non intralciano MAI le indagini della polizia, al contrario di Christopher con la sua inutile indagine, anzi, paradossalmente, a modo loro collaborano nelle ricerche di Salim visto che la polizia ha molte difficoltà in questo caso. In un primo momento Kat propone al fratello di buttare giù una lista di teorie su cosa può essere successo su quella ruota. Alcune teorie sono completamente illogiche, come per esempio l’idea che il cugino sia finito dentro un portale dimensionale, ma una in particolare si rivelerà vera solo se guardata da un’ottica diversa.

Salim ha un rapporto burrascoso con la madre che vuole portarlo via da Manchester e trasferirsi a New York, il ragazzo non è per nulla d’accordo a trasferirsi ma la madre non lo ascolta. I suoi genitori sono divorziati e il padre raggiungerà la madre e gli zii quando lo informeranno che il figlio è sparito e verrà contattata anche la stampa. Salim voleva fuggire dalla madre, ma cambia idea molto velocemente anche perchè si rammarica all’idea che i cugini finiscano nei guai a causa sua, ma, mentre sta tornando a casa di Ted, si perde e non riesce più a tornare indietro.

Uno dei momenti che mi è rimasto più impresso è proprio quello in cui viene trovato il corpo di questo ragazzo che potrebbe essere Salim perchè in parte asiatico: Ted, che non aveva mai pensato alla morte, viene assalito da questa immagine angosciante e resta molto scosso all’idea che il cugino possa essere all’obitorio. Fortunatamente non è lui, ma dentro Ted si smuove qualcosa di potente alla sola idea che potesse esserlo e diventa sempre più motivato a trovarlo. Avevo un nodo alla gola in quel momento, perchè ti ricorda, che, nonostante tutto, Ted è poco più che un bambino quindi non ha mai sperimentato questa esperienza e, anche se lui sembra sempre distaccato da tutti e spesso gli rinfacciano di non prendere abbastanza sul serio la situazione, in cuor suo lo fa eccome.

Le ricerche non si fermano e i due fratelli fanno la loro parte utilizzando le due foto che hanno a disposizione: la prima l’ha scattata Salim, appassionato di fotografia, prima di salire sulla ruota, la seconda è quella scattata dalla cellula della fotocamera interna della cabina della ruota panoramica. Sulla prima foto intravedono un uomo della Sicurezza, colui che ha regalato il suo biglietto per il giro a Salim perchè è claustrofobico, mentre nella seconda non c’è traccia del cugino, almeno apparentemente. Dopo il ragazzo annegato nel fiume. la polizia rintraccia un secondo ragazzo che vaga da solo sulla metropolitana ed è simile a Salim, ma, di nuovo, non è lui: è Marcus, l’amico che i bulli chiamavano paki solo perchè per metà asiatico, Salim lo ha coinvolto nel suo piano di fuga prima di cambiare idea, infatti è l’ultima persona che il ragazzo ha chiamato prima di sparire. Ted continua a osservare le foto e cerca di trovare dei collegamenti sensati per capire dove sia Salim, mentre la sorella lo spinge più volte a mentire per uscire da casa di nascosto e seguire le tracce. L’Ispettrice Pierce, la poliziotta alla quale è affidato il caso, in realtà tiene molto in considerazione ciò che stanno facendo i ragazzi, soprattutto ascolta le teorie di Ted e le sue intuizioni, infatti gli farà i complimenti per aver capito la verità prima di loro dopo che Marcus confessa.

Salim viene trovato appena in tempo perchè Ted intuisce dov’è: mentre tornava a casa, si è distratto a causa della sua passione per la fotografia ed è voluto salire all’ultimo piano del Casermone per scattare una foto al panorama prima della demolizione. Il padre di Ted e Kat stava perlustrando il palazzo per sigillarlo, ma non ha notato il nipote perchè non ha fatto in tempo a controllare l’ultimo piano, visto che la madre dei ragazzi l’ha chiamato per informarlo di quella sparizione proprio mentre stava per arrivare all’ultimo piano dell’edificio. Salim è rimasto intrappolato lì senza nemmeno il telefono, perchè lo aveva ceduto al suo amico. Gloria, che sembrava inamovibile nella sua idea di trasferirsi a New York, capisce che il figlio non vuole e la paura provata nei tre giorni in cui si svolge il libro le fa realizzare che deve ascoltare il figlio ed essere meno rigida sulle sue posizioni.

Insomma menomale mi sono decisa a dare una possibilità a questa storia, che tratta temi molto importanti da diffondere tra i ragazzi. Può sembrare forzato che un dodicenne sia così intuitivo da capire che fine ha fatto il cugino solo attraverso due foto? Probabilmente sì, ma, dopotutto, è utile per invogliare i più giovani a leggere e non staccarsi dalle pagine. Un preadolescente della stessa età di Ted – dodici anni – legge più volentieri con un espediente del genere anche se per un adulto può sembrare assurdo. Mi ha fatto sorridere anche che Ted si autodefinisca geografo dislessico perchè non comprende appieno le direzioni della metropolitana e non sa leggere le cartine, lo comprendo perfettamente, infatti se mi cerchi sul treno diventa una partita a nascondino perchè, puntualmente, confondo cima e fondo.

Questo è il mio contributo per il Mese della consapevolezza e dall’accettazione dell’autismo, spero che questa recensione vi abbia incuriosito e aspetto le vostre riflessioni,

A presto,

Cate Lucinda Vagni

3 pensieri su “Futuro meteorologo e quasi detective: vi presento Ted

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    • No, in questo caso ha senso, in quello de “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” è tutto estremizzato e ridicolo. Il protagonista di quel libro rafforza lo stereotipo che le persone autistiche sono prive di empatia perché il padre gli dice di smettere di stare dietro a quell’ idea stupida ma il protagonista non lo ascolta minimamente. L’ autore vuole farlo passare da genio, ma non lo è, Ted è coerente con l’ età che ha infatti spara un sacco di castronerie quando la sorella gli chiede di scrivere le sue teorie su dove potrebbe essere finito il cugino. Ted si dimostra empatico proprio nel momento in cui inizia a temere che il cugino sia morto, il protagonista dell’ altro libro non ha mai un momento in cui mostra un minimo di emozioni. È un libro adatto per il pubblico al quale è indirizzato per il tipo di giallo che è ma ha comunque senso come storia e ha dei messaggi importanti alla base, l’ altro esempio non ha quasi nulla di positivo.

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