Recuperare vecchi regali: Il posto che cercavo, Nicholas Sparks

Oggi vi parlo di un romanzo che mi è stato regalato due anni fa per il compleanno da alcuni amici perchè la protagonista è una bibliotecaria ( ragionamento che fece anche il mio ragazzo lo stesso anno regalandomi questo libro): Il posto che cercavo di Nicholas Sparks, edito Frassinelli e pubblicato nel 2013.

Questo è il primo romanzo di Sparks che leggo e so che è un autore di romance universalmente apprezzato, la mia esperienza è molto altalenante, ma ora ve ne parlo meglio.

Lei è Lexie Darnell, bibliotecaria che vive a Boone Creek con la nonna Doris, conosciuta come sensitiva, lui è Jeremy Marsh, giornalista scientifico newyorkese che arriva a Boonie Creek per scrivere un articolo su alcune luci misteriose che a volte si manifestano nel cimitero della città di Cedar Creek. Jeremy è devoto al lavoro e sempre pronto a partire per scrivere un nuovo articolo. Ha alle spalle un divorzio, che, apparentemente, è dovuto proprio al fatto che la sua ex moglie non voleva seguirlo nei viaggi di lavoro.

Boone Creek è la classica cittadina di periferia abitata soprattutto da persone attempate, motivo per cui Lexie sembra piacere a tutti gli uomini suoi coetanei che vivono o arrivano in quel luogo, infatti Rodney, lo sceriffo della città, nutre un grande interesse per lei, e Jeremy ha praticamente un colpo di fulmine appena la vede a casa della nonna, dato che è lei che lo ospita. La relazione tra i due non parte proprio benissimo: Lexie gli fa muro perchè ha molti pregiudizi verso di lui e il fatto che venga da New York, oltre al fatto che fa un pò il marpione in un momento in cui era meglio evitare: Jeremy va a fare ricerca nella biblioteca dove lavora Lexie e lei gli dà del materiale da analizzare. Fin qui tutto ok, se non fosse che Jeremy tenta di fare conversazione con Lexie mentre in teoria, pure lui starebbe lavorando, e, ovviamente, Lexie è sfuggente e, a tratti, pure infastidita da quelle domande. Sarò di parte ma lei ha tutte le ragioni per non voler parlare in quel momento, anche perchè poi Jeremy la invita a pranzo. Poteva farlo subito invece di farla passare per acida per le sue risposte.

Lexie accompagna Jeremy nelle indagini al cimitero e i due cominciano a legare. Lei è ben consapevole che lui abbia avuto un colpo di fulmine vedendola, ma lei ha molti dubbi su di lui e sulla sua effettiva apertura mentale verso Boone Creek, come lei ha altrettanti pregiudizi sulla vita in una metropoli. Alla fine Lexie racconta perchè vive a Boone Creek e cosa è successo ai genitori, oltre ad accennare alle sue due precedenti relazioni sentimentali finite male. Soprattutto la seconda si avvicina molto allo schema che si potrebbe ripresentare se lei accettasse Jeremy e lei non riesce a lasciarsi andare perchè sa che lui se ne andrà.

Il sindaco della città organizza una festa di benvenuto a Jeremy e lui e Lexie vanno insieme, suscitando disappunto nello sceriffo. L’unica altra persona della stessa età di Lexie è Rachel, che lavora come cameriera nel ristorante più rinomato della città. A un certo punto, sopraffatta dall’ansia, Lexie fugge sull’isoletta dove si trova la casa vacanze di famiglia e Jeremy la raggiunge per parlarle ancora. Una volta svelato il mistero delle luci e avvisata la redazione del giornale, Jeremy vuole chiarire le cose con Lexie sulla loro relazione. Il risvolto inaspettato che ho apprezzato è che si scopre che il matrimonio di Jeremy è finito perchè lui non può avere figli e la moglie aveva alle spalle una famiglia che quasi li pretendeva per tradizione e dovevano essere in ogni modo biologici. E’ un tema interessante da approfondire ed è la prima volta che trovo un autore che ne parla, soprattutto in un romance. Lexie non riesce a credere che sia bastato così poco per sfasciare il matrimonio e critica duramente la ex moglie di Jeremy, ma lui ribatte subito dicendole che non ha nessun rancore verso la ex moglie. Lexie non è del tutto convinta che Jeremy abbia superato i suoi pregiudizi su Boone Creek e non se la sente di avere una relazione a distanza. Quindi Jeremy se ne va con la coda tra le gambe, ma la nonna di Lexie interviene prontamente per fargli capire che solo lui può far cedere Lexie e, quindi, lui torna a Boone Creek da lei per iniziare la relazione e lo sceriffo si comincia a frequentare con Rachel.

I colpi di fulmine sono aspramente criticati da molti lettori perchè portano sempre a creare una eccessiva idealizzazione di una persona appena incontrata con la quale, nella maggioranza dei casi, non c’è neppure vera compatibilità ma pura attrazione estetica. Almeno in questo caso la situazione non è eccessivamente idealizzata anche se lui ha un colpo di fulmine, ma non mi hanno convinto del tutto come coppia. Sento che manca qualcosa e che Lexie non si fida del tutto di Jeremy, infatti il romanzo ha un sequel, Ogni giorno della mia vita, che dovrebbe raccontare le difficoltà quotidiane di questi due, per questo la storia mi sembrava “mozzata” e non mi sembrava nemmeno così romantica per essere un romance. Non capivo se tra i due ci fosse davvero chimica oppure no.

Lo stile di Sparks è molto curato e tutto sommato mi piace, il talento si vede. Penso che, a questo punto, leggerò anche il secondo per completare la dilogia e vedere se questi due mi convinceranno o meno come coppia. Per gli altri libri dell’autore vedrò.

Se qualcuno avesse letto la dilogia completa mi faccia sapere cosa ne pensa o, in generale, se ha letto altri libri di Sparks e se li gradisce. Ovviamente le riflessioni sono aperte sempre a tutti, anche a chi non conosce questo autore.

A presto,

Cate Lucinda Vagni

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