Chi è il vero protagonista? Una riflessione sul Circo della Notte di Erin Morgenstern

Si sa, leggere l’esordio di un autore dopo gli altri libri pubblicati ha un alto rischio di non convincerti del tutto. Con Laini Taylor è andata più o meno così: la prima recensione\ analisi del blog è stata quella della dilogia del Sognatore, una dilogia per me molto importante che ha in parte ispirato l’ultimo fantasy che ho scritto, e il protagonista, Lazlo Strange, è uno dei miei comfort character perchè è un bibliotecario. Tanto importante che, forse, ha ispirato anche il nome del blog. Dopo questo hype che avevo per aver adorato questa dilogia, ho ricevuto in regalo il suo esordio, il primo volume delle trilogia della Chimera di Praga, e l’ho trovato molto più debole della dilogia, anche se lo stile è identico e da quel punto di vista è bello come il Sognatore. Ho poi avuto modo di approfondire e ho capito che il problema è esclusivamente del primo volume, ma già dal secondo la situazione migliora e tutti i clichè sul quale si basa il primo volume prendono una piega differente e più originale, oltre al fatto che la trama è più avvincente. Sto ancora valutando cosa fare con questa trilogia.

Erin Morgenstern ha uno stile a mio avviso molto simile a quello della Taylor perchè è molto onirico. Tre anni fa ho letto e recensito il suo secondo libro, che mi è piaciuto davvero tanto proprio per questa peculiarità delle storie intrecciate e delle atmosfere “sospese” e oniriche, per l’appunto. Il secondo romanzo è uscito sette anni dopo l’esordio e non ci sono annunci di un terzo libro, quindi questa autrice non è la più prolifica del catalogo Lainya della Fazi, ma non per questo meno valida.

Se Il Mare senza Stelle ha un protagonista dichiarato fin da subito, non si può dire lo stesso del Circo della Notte. In questo romanzo ci sono molti personaggi con storie legate tra loro tra passato e presente, ma, apparentemente, nessun protagonista dichiarato. Questo per me è stato estraniante, perchè, in un primo momento, credevo che il vero protagonista fosse il proprietario del circo, ovvero Chandresh Christophe Lefèvre, un personaggio avvolto da un alone di mistero che sembra essere vissuto parecchio. Tanto che a un certo punto ti viene il dubbio che possa non essere effettivamente in carne e ossa. A buon intenditor, poche parole, ecco.

Gli altri personaggi che animano questo posto sono: l’illusionista Celia, figlia di un vecchio amico di Chandresh, Prospero l’Incantatore; Marco, rivale di Celia come illusionista, e due gemelli molto particolari, Poppet e Widget Murray. Sui poteri dei due gemelli non dirò molto se non che sono basati sul tempo in due modi diversi e sono molto intriganti. Marco, invece, può cambiare il proprio aspetto e quello dell’ambiente circostante creando un velo illusorio. La rivalità tra i due illusionisti prenderà una piega inaspettata un certo punto e capiranno di essere legati da un altro tipo di sentimenti.

Questo Circo, come suggerisce il titolo, è attivo solo la notte, di giorno è chiuso ai visitatori. Un ragazzo di nome Bailey si intrufola al suo interno di giorno per una scommessa e si imbatte in Poppet, che gli regala un guanto per dimostrare che il circo non è vuoto di giorno e lo invita a tornare la notte ai loro spettacoli. Dopo quell’intrusione, il destino del ragazzo si modificherà e si legherà a questo posto.

Ed è proprio quando il circo si risveglia che si comincia a capire chi è il vero protagonista: è il circo stesso con tutte le sue peculiarità. L’atmosfera del Circo dei Sogni, perchè così si chiama, è vivida e suggestiva, ogni spettacolo ti cattura e ipnotizza. Seguire così tante linee di trama, alcune delle quali ambientante nel passato, mi stava confondendo all’inizio perchè mi perdevo pezzi, infatti a un certo punto mi stavo dimenticando della linea di trame di Bailey e Poppet. Nonostante la struttura sia identica a quella del secondo romanzo della Morgestern, in questo caso ci ha messo molto più tempo a conquistarmi.

Non vi voglio dire troppo sulla trama e gli intrecci, questa vuole essere un riflessione sullo stile e su come libri dello stesso autore possano avere reazioni differenti.

Vi aspetto nei commenti per ogni confronto,

A presto,

Cate Lucinda Vagni

2 pensieri su “Chi è il vero protagonista? Una riflessione sul Circo della Notte di Erin Morgenstern

  1. Anch’io amo profondamente Il Sognatore di Laini Taylor. Mi sono veramente affezionato a quel libro, anzi me ne sono innamorato e ora sto leggendo la Musa degli Incubi. Parlando invece di questo libro, trovo davvero affascinante l’idea di rendere l’opera corale. Mi piacciono questo genere di storie con numerosi personaggi anche se mi rendo conto che possa essere molto difficile perché, come hai detto, si rischia di perdere il filo narrativo. In ogni caso ottima recensione!

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    • Oh sì, per me Lazlo è una specie di “fratello letterario’, poi è arrivata anche Ofelia dell’Attraversaspecchi. Per il Circo della Notte, il libro in sè è molto suggestivo, ma dopo un pó ti perdi, soprattutto se leggi più libri contemporaneamente. Detto questo, comunque aspetto un nuovo libro della Morgenstern quando uscirà 😁

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