Si può essere d’accordo o meno sul lasciare che siano attori neurodivergenti a interpretare personaggi neurodivergenti, ma vi assicuro che un prodotto del genere non avrebbe reso altrettanto bene se le attrici selezionate per i due personaggi autistici, di cui uno è la protagonista della serie, non lo fossero state a loro volta: oggi parliamo della serie BBC, ma diffusa anche dell’emittente americana BYU Television, essendo una produzione britannico- statunitense – canadese, in Italia è possibile vederla su RaiPlay, ispirata al romanzo Una specie di scintilla di Elle McNicoll. Questo è l’analisi della prima stagione, la seconda è già disponibile su RaiPlay.
La protagonista è la piccola Adeline Darrow detta Addie, nella serie interpretata da Lola Blue.

Addie ha due sorelle maggiori, le gemelle Nina e Keedie. Il secondo personaggio autistico, infatti, è Keedie.

La famiglia Darrow vive nella cittadina di Juniper, in Scozia. Una cittadina dove, secoli prima, un cacciatore di streghe aveva giustiziato delle donne che venivano denunciate da altre donne del villaggio e considerate streghe. Infatti, nella serie è stata aggiunta una trama parallela a quella di Addie è la storia delle sorelle Fraser, Elinor e Margaret, sulle quali non voglio anticipare troppo. Un’aggiunta che mi è piaciuta tanto e ha reso più movimentata la trama. Una storia che, ovviamente, è stata aggiunta perchè Addie si ritrova a indagare su Margaret e il mistero che riguarda la sua presunta esecuzione.
Addie è una ragazzina che ha appena iniziato le medie e subito scopre che, apparentemente, la sola amica che aveva, Jenna, ora preferisce la compagnia della “ragazza popolare” della scuola, Emily. Per fortuna troverà un’amica e alleata in Audrey, la nuova arrivata che si è trasferita a Juniper con la madre dopo la separazione dei genitori. Come se non bastasse, Addie si ritrova come insegnante una donna che è l’esempio di abilista più riuscito che ho mai visto: Miss Murphy. Questa donna è una vera arpia che vorrebbe liberarsi in tutti i modi di Addie, visto che ha dovuto sopportare Keedie fino a due anni prima e non ne voleva proprio sapere di trovarsene “un’altra”. Miss Murphy tenta di convincere i genitori di Addie che lei starebbe meglio in una scuola speciale, perchè quella dove si trova non ha abbastanza risorse per lei, soprattutto se ha un meltdown in orario scolastico.
Ora, il dibattito sulle scuole speciali torna spesso sui social, ma è un tema assai controverso: per esempio, su Tik Tok seguo la mamma di un bambino autistico che vive in Grecia e lì le scuole speciali sono costruite su misura e funzionano davvero per aiutare il bambino a imparare rispettando il suo funzionamento, anche in Inghilterra, modello di riferimento per la Grecia, da quanto ho capito, ce ne sono di valide. In Italia non credo che funzionerebbero, ma sarebbero tristemente pensate come strumento di ghettizzazione per bambini (e ragazzi) considerati ingestibili a prescindere.
Non vado oltre a riguardo, ma questa parentesi mi sembrava doverosa visto che sono citate nella serie.
Keedie subisce un’ostracismo immeritato per due anni per un shutdown che le è stato scatenato dalla stessa insegnante, che ha visto bene di diffondere la voce che la ragazza l’ha aggredita per farla passare per pericolosa anche se lei non ha fatto nulla di sbagliato. Addie sente due ragazze che sparlano della sorella in biblioteca e, giustamente, resta molto turbata dalle loro parole, le ragazze, invece di chiedere scusa, ribattono “Eccone un’altra, non ne bastava una. Persone del genere non dovrebbero essere accettate in una scuola per “normali” ” e continuano a parlottare tra loro come se Addie non esistesse.
Addie ha un interesse assorbente per gli squali, come nel romanzo, e spiega che li adora perchè a volte anche gli squali si sentono sopraffatti dagli stimoli e spaventano chi se li trova davanti per le loro reazioni. Come nel romanzo, Addie decide di proporre un memoriale per le donne giustiziate dal cacciatore di streghe proprio grazie alla storia di Maggie Fraser e al fatto che sente una certa affinità con le streghe perchè è autistica. Il Consiglio cittadino, con a capo il Signor Maclintosh, boccia la proposta di Addie all’unanimità, ma lei non si arrende.
Le gemelle Darrow, a detta di Nina, erano molto unite finchè non è arrivata Addie e non ha ricevuto la stessa diagnosi di Keedie, facendo in modo che le due entrassero quasi in simbiosi e Keedie diventi molto protettiva verso Addie, lasciando da parte la gemella. Nina, infatti, è una beauty influecer alle prime armi che mostra già un certo talento come make up artist e ha aperto il canale per sentirsi meno sola. Le gemelle avranno un diverbio perchè Nina vuole includere Addie in un suo video dove la prepara per andare alla seduta del consiglio cittadino e intitola il video “Trucco mia sorella autistica”, facendo alterare Keedie, che le chiede di eliminare il video e di non usare sua sorella per attirare visual. Nina ha ovviamente agito in buona fede, ma, purtroppo, i fatti danno ragione a Keedie: i followers iniziano a insultare Addie e mettono in dubbio la sua diagnosi, Nina cerca di bloccare tutti questi commenti malevoli, ma alla fine anche Addie li trova e Keedie si infuria ancora di più con la gemella.
Un altro grande alleato di Addie sarà Frank, il fidanzato di Nina. Frank è un ragazzo affabile che durante la festa cittadina interpreta il banditore e gira con una campana in mano, le amiche di Nina scoraggiano questa relazione perchè l’esuberanza del ragazzo potrebbe ledere l’immagine che Nina si sta costruendo con il canale YouTube. Emily sembra ammirare molto Nina, tanto che la segue e tenta di imitarla, ma la ragazza non le dà alcuna soddisfazione visto come tratta Addie.
Emily stessa ha una sua inaspettata complessità: ci fanno intendere che è dislessica e Addie lo scopre mente la ragazza dialoga con la madre, che sponsorizza la festa cittadina e non accetta che la figlia abbia difficoltà a leggere, infatti la forza a esporsi al pubblico ogni anno come reginetta e a tenere discorsi. Emily negherà l’evidenza quando Addie glielo dirà, perchè non vuole in nessun modo assomigliare a una persona stramba come lei. Emily sfrutta Jenna per spiare Addie in modo da trovare l’occasione giusta per scatenarle un meltdown e farsi attaccare per farle subire lo stesso destino della sorella.
La famiglia Darrow pare attirarsi l’inimicizia di tutto il villaggio solo perchè ci sono due ragazze autistiche nella famiglia, infatti la Murphy fa di tutto per aizzare tutta Juniper contro di loro per farli cacciare addirittura facendosi eleggere come capo del Consiglio cittadino al posto di Maclintosh per un periodo fortunatamente molto breve. Addie prova a farsi notare durante la festa cittadina per chiedere fondi alle persone che sono lì, e per poco quasi ci riesce, se non fosse che Miss Murphy rovina tutto e distoglie l’attenzione degli avventori da Addie sul più bello.
Bess, la madre delle ragazze Darrow, tenta di dissuadere Addie dall’insistere riguardo al memoriale e le chiede più volte di tornare a pensare agli squali. Lo fa perchè ricorda con molto sconforto i giorni in cui Keedie pensava in ogni momento alla Battaglia di Killiecrankie, una battaglia storicamente attestata durante le rivolte giacobite scozzesi del 1689. Keedie era talmente presa da questo evento storico che passava ora a osservare il dipinto che la raffigura ogni giorno. Questo evento storico e l’interesse mostrato da Keedie sono la causa scatenante dello screzio con Miss Murphy, che non accetta che Keedie apprenda in maniera diversa dagli altri studenti e pensa che la ragazza si senta superiore ai suoi compagni di classe, anche se Keedie non ha mai manifestato alcun sentimento di superiorità verso nessuno. Ad Addie succede la stessa identica cosa con Emily, che la accusa di credersi migliore di tutti loro senza alcun motivo.
Questo dettaglio legato alla storia di Keedie mi ha colpito così tanto che mi sono creata un’espressione ispirata a questo: “Non sarà un’altra Battaglia di Killicrankie”, che può indicare una qualsiasi cosa che a te sta molto a cuore, ma viene sminuita da tutti gli altri, che non cercano nemmeno di capire perchè ti sta così a cuore. Keedie avrà un burnout autistico dopo aver subito l’atteggiamento dell’insegnante due anni prima, ma anche dopo aver difeso Addie che ha avuto un meltdown a causa di Emily, che ha ottenuto quello che voleva: far passare Addie per violenta quando ha solo reagito al fatto che lei abbia danneggiato un oggetto al quale Addie teneva.
Il più grande alleato di Addie è il bibliotecario della scuola, Mr. Allison, che darà ad Addie il diario di Maggie e la difenderà quando Emily lo rovinerà e per un attimo Addie stessa penserà che la gente non ha tutti i torti a dire che è pericolosa dato che ha ferito Emily, anche se è stata Emily a cominciare.
Jenna, alla fine, rinsavisce e corre a difendere Addie per evitare che venga espulsa ingiustamente, dicendo a Emily che sta a lei cambiare o meno atteggiamento se non vuole restare sola. L’intervento di Jenna spinge Keedie a raccontare cosa è realmente successo due anni prima con l’insegnante visto che Emily ha definito Addie “Freak”, reso come “ritardata”, esattamente come Miss Murphy ha fatto con Keedie in quell’occasione.
Keedie nel libro era una studentessa universitaria, mentre nella serie è una ragazza che ha cominciato le superiori, ma la sua caratterizzazione resta identica: è la roccia di Addie e le ripete di non vergognarsi della sua condizione, ma, purtroppo, sicuramente a causa di quello che è successo con la sua insegnante, non si espone con i suoi nuovi amici. Addie glielo fa notare e la ragazza le risponde in maniera molto brusca, glissando sulla questione. Addie non vuole che le sorelle litighino “a causa sua” – ovviamente le gemelle le dicono sempre che non deve addossarsi la responsabilità delle loro discussioni, ma Addie non ci riesce – quindi decide di organizzare la festa dei sedici anni per entrambe, pur nella consapevolezza che Keedie sopporta poco le feste rumorose. Quel masking che Keedie si è automposta la logora a tal punto che diventa il motivo alla base del suo burnout autistico, insieme alla pressione che si è messa addosso pensando di dover tutelare a tutti i costi la sorellina per evitarle le stesse sofferenze che ha passato lei.
Ed proprio per questo che penso che un attore neurotipico, anche con tutta la buona volontà e preparazione, non avrebbe mai ottenuto lo stesso effetto: durante il burnout autistico la ragazza si proietta nello scenario della Battaglia di Killiecrankie e interagisce con i soldati, tutte le persone che le parlano dell’esterno “turbano” questo contatto. Infatti, quando Addie proverà a parlarle la mente di Keedie la proietta all’interno della scena che sta immaginando e Keedie si agita. Forse la descrizione non rende completamente la potenza di questa scena, ma a me ha colpito tanto questa rappresentazione. Io penso che abbiano deciso di rappresentarla così su consiglio sia dell’autrice, che ha partecipato alla sceneggiatura e alla scrittura della serie, che di Georgia. Keedie conosce ogni dettaglio di questa battaglia e ha dimostrato di avere talento nel disegno e nella pittura perchè ha riprodotto la battaglia per una ricerca richiesta da Miss Murphy, che non ha apprezzato per niente il gesto di Keedie e il fatto che non abbia esposto la sua ricerca come tutta la classe, ovvero parlando. Oltre a questo, tutte le scene che rappresentano i momenti in cui Addie o Keedie percepiscono i rumori in modo amplificato, come succede a quasi tutti noi, e sono preludio di un sovraccarico sensoriale, sono molto più veritiere: i rumori si sovrappongono e non riescono a separarli, non fa differenza. Io ho capito una cosa che mi crea molta tristezza: spesso, se sono in compagnia dei miei amici e intorno a noi ci sono troppe persone che parlano – e in più c’è la musica,- io non li sento proprio, quindi la risposta è ancora più lenta nell’elaborazione del solito. Non riesco a partecipare alla conversazione anche se voglio, perchè è faticoso seguire i discorsi. Loro lo sanno e scherziamo sul fatto che, semmai, la risposta la darò il giorno seguente, ma molti la prendono male. Ho degli auricolari che permettono di cancellare i rumori “di troppo”, ovattandoli, quindi aiuta molto a evitarmi un potenziale sovraccarico che non farebbe piacere nemmeno a loro. L’ho usate anche durante il servizio civile nei momenti in cui ero all’accoglienza e la differenza la sentivo, perchè ero più tranquilla io per prima. Sono strumenti compensativi che non andrebbero stigmatizzati.
Una volta venuto a sapere cosa è realmente successo, il preside della scuola di Addie licenzia in tronco Miss Murphy, che è costretta a lasciare Juniper, quindi per fortuna anche Keedie ha giustizia anche se dopo due anni. Miss Murphy e il sua sua falsa compassione, oltre che abilismo evidente, vengono puniti come meritano e Maclintosh, che riacquista il suo ruolo, sembra più aperto verso Addie e non è più così ostile verso la sua famiglia. Addie ha dimostrato a tutti, soprattutto alla madre, che la sua non è stata affatto “un’altra Battaglia di Killiecrankie”, ma il risultato si è fortunatamente concreto e la targa commemorativa per Maggie e le altre streghe di Juniper è sotto gli occhi di tutti, insieme al museo delle resistenza dedicato alla presunta strega e a chi ha lottato insieme a lei per cacciare il cacciatore di streghe da Juniper. Passatemi il quasi gioco di parole, perchè quello era l’unico verbo adatto al contesto.
Con il tempo guarderò la seconda stagione, ma, soprattutto, sono in attesa che Uovonero traduca il prequel di Una specie di Scintilla, ambientato cinque anni prima della storia di Addie, e interamente dedicato a Keedie, infatti il titolo del romanzo porta il suo nome. Knigts Of Media ha pubblicato questo prequel ad aprile di quest’anno, quindi attendo pazientemente il suo arrivo in Italia.

Ogni riflessione è sempre ben accetta, vi aspetto nei commenti per ogni cosa.
A presto,
Cate Lucinda Vagni
questo post mi era sfuggito, ho guardato le tue pubblicazioni perke so che pubblichi poco ma mi sembrava troppo poco 😂
il tema della recitazione, che è l’unico su cui posso riflettere non avendo visto la serie, è molto delicato; un attore dovrebbe sapersi immedesimare nel ruolo, sono pagati molto anche per potersi permettere di studiare il personaggio per molto tempo; c’è anche da dire che da quello che ho capito le protagoniste sono giovani, quindi forse concordo che è meglio usare ‘caratteriste’ che conoscano sulla propria pelle il loro personaggio
certo, a usare solo neurodivergenti per quei ruoli rischiamo di farli diventare come gli attori gay che al 90% fanno solo ruoli gay
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Una volta concluso questo ennesimo percorso di studi magari riuscirò a tornare con più regolarità.
Io non riesco a essere d’accordo, l’attore di The Good Doctor non è autistico e infatti le sue interpretazione dei meltdown sono perculate da.tutta internet perché, anche se è un bravo attore, si vede che sono così estremizzati da risultare caricaturali. Il limite ci essere neurotipici ci sarà sempre, mentre se fai interpretare a un attore neurodivergente un personaggio neurotipico magari risulta credibile perché potrebbe essere abituato a mascherare anche nella vita vera.
L’attrice di Keedie ha già recintato in un’altra serie e non credo che il suo personaggio fosse dichiaratamente autistico, magari era un ruolo minore rispetto a questo ma non è la prima volta che recita, quella di Addie è piccola ma mi sembra di aver capito che anche lei abbia già recintato prima. Dipende da caso a caso e non sempre i personaggi saranno dichiaratamente autistici, ma a volte è meglio così. Purtroppo io la penso come quasi tutta la comunità autistica/ neurodivergente/disabile su questo punto.
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eh pure io vedo che molte volte personaggi queer interpretati o diretti da persone non queer spesso sono macchiette o vengono male
però il rischio del ghetto c’è
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Poi dipende da che fonti ti informi per rendere credibile il tuo personaggio autistico. In America purtroppo tutti vanno dietro a Autism Speaks e quell’assiciazione falsa le informazioni per spingere le famiglie a cercare una cura per qualcosa che non passa perché è la nostra struttura cognitiva e lo è anche se ci sono altre compromessioni gravi e disabilità cognitiva. Freddie Highmore, purtroppo, ha dato retta a Autism Speaks per interpretare i meltdown di Shaun e i risultati sono pericolosi per la comunità autistica, stigmatizzata per l’,ennesima volta anche se si parla di un momento di estrema sofferenza per la persona autistica che ha accumulare parecchio e non ce la fa più. I meltdown spesso sono la causa dell’autolesionismo perché non si sa come altro zittire l’intensità di quegli stimoli. Vanno rappresentati con cura.
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E comunque esiste anche il contrario, ovvero personaggi non pensati come autistici che ci rappresentano meglio di quelli che lo sono perché la serie nasce per sensibilizzazione sul tema proprio attraverso il protagonista. Ho parlato di Abed della serie Community, che tutta la comunità autistica adora e dal quale si sente rappresentata. Anch’io in molte cose me lo sento affine. È il “coding” applicato alla neurodivergenza. Esagerando anche Luna Lovegood può essere considerata neurodivergente, così come Neville se vogliamo, perché è palese che questo ragazzo non abbia gli stessi tempi di apprendimento dei coetanei. Mi sono rivista in Luna dal primo momento che è comparsa in scena e io ci credo all’idea che sia autistic coded anche lei. Molti fanno lo stesso ragionamento anche con Newt di Animali Fantastici ma su di lui ho molte riserve. Apprezzo questo confronto con te che studi cinema comunque, gli spunti di riflessione sono tanti 😁
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Io t consiglio il poliziesco Astrid e Raphaelle
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Se lo trovassi in streaming lo guarderei, perché la TV non la guardo quasi mai, ma non la trovo 🙃
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Eh io l’ho guardata in tv
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Giallo dovrebbe avere anche una versione streaming su Raiplay ma non trovo nulla su questa serie lì. Prima o poi ci riuscirò.
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mai visto nulla di giallo su raiplay
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Estremamente interessante!
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Grazie 😊
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