Reimmaginare il Paradiso e gli angeli: il primo volume di Sovrumani di Manuel Malavenda

Oggi vi parlo di un altro autore conosciuto tramite Tik Tok: Manuel Malavenda. Manuel ha pubblicato in self Il mistero dell’aquila celeste nel 2023 e Anime di vetro nel 2023, Sovrumani sarà una trilogia e sono già usciti i primi due: Il Fiume dei sogni e La frattura dell’eterno, pubblicati da De Tomi Editore tra 2024 e 2025.

Questa recensione parlerà del primo volume, Il Fiume dei sogni, uscito nel 2024.

Il romanzo è narrato in seconda persona singolare, una scelta che mi ha colpita molto per la sua particolarità dato che è complessa da gestire.

Il Paradiso è una landa arida formata da una  città sospesa  chiamata Avila, che è governata da una famiglia reale, la principessa si chiama Ailea e il sovrano Ethelberth. Il protagonista è un angelo adolescente di nome Océan, che ha una sorella di nome Anjeline. I due hanno perso il padre in battaglia. Gli angeli, per la maggioranza Cherubini, studiano in Accademia per sottoporsi alla Grande Prova e sono divisi in Fisici, ovvero i guerrieri chiamati a combattere i demoni e proteggere gli uomini, Mentali, angeli con una predilezione per la logica e la progettazione, ed Emotivi, rarissimi, unici in grado di manipolare il potere primordiale del Fiume dei sogni o Flusso, il luogo che custodisce i sogni degli uomini e potrebbero discendere dai Serafini, angeli primordiali che sono indissolubilmente legati al Flusso e, in questo caso,  non fanno parte della gerarchia angelica . I Fisici vanno sulla Terra a combattere i demoni, mentre  gli altri due gruppi restano ad Avila. Ognuno dei tre gruppi  è addestrato da uno Specialista differente, la madre di Ocèan e Anjeline è colei che addestra gli Emotivi, bistrattati da tutti. Ocean, pur avendo assimilato le tecniche di combattimento del suo migliore amico,  Nathaniel, un giovane Trono chiamato a proteggere la principessa Ailea, non si sente per niente affine agli angeli guerrieri e, forse, a lui spetta un destino differente, tanto che iniziano a ipotizzare che sia il primo Serafino nato dopo secoli in cui erano diventati sempre più rari. In Ocèan iniziano a nascere dei desideri che vanno oltre il ruolo assegnato alla sua categoria di angeli.  Riuscirà a ottenere ciò che vuole?

Questo non è un fantasy di azione, ma è molto riflessivo e filosofico. L’azione c’è, ma è molto cadenzata, perchè Manuel ha preferito approfondire il lato psicologico del romanzo. La seconda persona aiuta molto in questo processo.

Seguo Manuel su Tik Tok e ha detto che nel secondo ha reimmaginato l’Inferno e i demoni, anche perchè questa trilogia non li vuole presentare come il nemico da estirpare, come non vuole dare per scontato che gli angeli siano per forza figure positive. Le premesse lasciano spunti interessanti e originali che promettono bene. Continuerò sicuramente la trilogia e recupererò gli altri romanzi di Manuel.

La recensione vi ha incuriosito? Se sì, fatemi sapere se darete una possibilità a questa trilogia. In ogni caso, i commenti sono sempre aperti e ogni opinione è ben accetta.

Al prossimo articolo,

Cate Lucinda Vagni

6 pensieri su “Reimmaginare il Paradiso e gli angeli: il primo volume di Sovrumani di Manuel Malavenda

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